Page 64 - Bilancio di genere 2019 - approvato giugno 2021
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Capitolo 4 - La Riclassificazione delle Spese




            Per la prima sperimentazione del Bilancio di genere di Unimore è stato preso in esame il
            conto  economico  del  “Bilancio di esercizio 2019” relativamente ai costi operativi, pari a
            188.130.736,00€, e si è deciso di concentrarsi sulla valutazione di impatto relativa agli input
            (vedi cap.1 Metodologia).

            Tali costi operativi sono stati poi analizzati nel dettaglio dei conti codificati all’interno del
            piano dei conti di Unimore secondo lo schema CE.

            Il campo descrittivo attribuito a ciascun conto ha poi permesso di riclassificare secondo la
            prospettiva  di genere  i costi operativi,  attribuendo  a ciascuno una categoria primaria di
            stakeholder  di riferimento rispetto alla quale poi  approfondire la dimensione di genere
            (studenti e studentesse, personale docente ricercatore, personale tecnico amministrativo,
            esperte ed esperti esterni, aziende fornitrici).
            Rispetto a tali categorie di stakeholder si è poi operata una classificazione dei costi in merito
            all’area di rilevanza di genere secondo l’Account Based Approach (vedi cap. 1 Metodologia).
            Si sono così raggruppate le voci di spesa secondo i costi indiretti (spese  non riferite
            specificatamente alle pari opportunità o all’empowerment femminile, ma che  possono
            essere ricondotte a  donne/uomini essendo destinate a  persone fisiche, e  dunque
            indirettamente valutabili rispetto all’impatto  di genere) e i costi  ambientali (spese  per
            acquisto di beni o servizi riferite a forniture da parte di società, per le quali la dimensione di
            genere rientra nell’ambito della sostenibilità sociale di genere per gli stakeholder esterni
            all’Ateneo). In quest’ultimo caso l’impatto di genere da parte di Unimore è valutabile rispetto
            alle modalità di selezione delle aziende fornitrici secondo criteri di gender procurement.

            Un criterio trasversale di riclassificazione è stato infine quello dell’Approccio delle capacità
            secondo la teoria dello Sviluppo Umano (vedi cap. 1 metodologia).

            In questo caso sono state individuate 5 capacità primarie relative ad altrettante dimensioni
            di benessere sulle quali impatta l’attività dell’Ateneo e riconducibili ad un diverso impatto di
            genere valutato dalla prospettiva degli input.

            Per tale motivo si è ritenuto che le spese riferite agli studenti e alle studentesse soprattutto
            borse  di studio, fossero  principalmente riconducibili  al contributo di  tali spese alla loro
            capacità di Acquisire conoscenza, anche se le stesse spese possono avere un impatto
            favorevole anche su altre capacità degli studenti e delle studentesse quali quella di lavorare,
            fare ricerca o fare carriera, ad esempio.

            Per la categoria del personale docente e ricercatore, i cui costi si riferiscono principalmente
            agli stipendi, oltre ad altre spese ad essi riconducibili, la capacità primaria di riferimento è
            stata individuata nell’Accesso alla ricerca e al lavoro accademico. Per il personale tecnico
            amministrativo dell’Ateneo si è considerata invece che l’Accesso al lavoro potesse
            rappresentare la principale capacità di riferimento.


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