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Un laboratorio su genere, linguaggio,
comunicazione digitale
Dal 2000 la professoressa Robustelli collabora an-
che con l'Accademia della Crusca, in quali ambiti?
Su diversi fronti dello studio e dell’uso del linguag-
gio: politica linguistica italiana in Europa; Osser-
vatorio sugli Italianismi nel Mondo; linguaggio
amministrativo, come presidente dell’Associazio-
ne per la Qualità degli Atti Amministrativi costi-
tuita presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’In-
formazione Giuridica di Firenze; e su un tema di
grande attualità e rilievo, il linguaggio di genere.
Un bagaglio importante di esperienze nazionali
e internazionali, tutto questo che riflessi ha avu-
to sull’Università di Modena e Reggio-Emilia?
Molti, sia sulla didattica che sulla ricerca. Cito l’ul-
timo, la nascita nel 2019 del Laboratorio Genere,
Linguaggio, Comunicazione Digitale (GLiCD) che
condivide con il Piano Triennale per l’informatica
nella Pubblica Amministrazione (2019-2021) e con
l’Agenda Digitale Europea l’obiettivo di mettere
in contatto la pubblica amministrazione, cittadini e
cittadine, le imprese, il mercato e il mondo della
ricerca, ma tenendo ben presenti le politiche di ge-
nere anche in prospettiva internazionale.
Quali sono le prospettive delle ricerche avvia-
te con la creazione del GLiCD?
Sono caratterizzate da un approccio nel quale con-
vergono discipline di ambiti diversi: linguistico,
giuridico, filosofico, informatico e altri. Il GLiCD
si propone di sviluppare ulteriori collaborazioni
con altri Dipartimenti, con istituzioni e imprese
del territorio, ma anche con istituzioni della Ue. In
particolare abbiamo elaborato un progetto trienna-
le (2020-2023) con l’obiettivo di esaminare l’uso
del linguaggio di genere nel contesto della comuni-
cazione pubblica digitale e di verificarne l’effettivo
utilizzo nelle istituzioni della Regione Emilia-Ro-
magna che ne hanno ufficialmente adottato l’uso. Cecilia Robustelli, Professoressa ordinaria di Linguistica Italiana
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