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Equazioni Differenziali




                  e Calcolo delle Variazioni:



                  un ponte tra modelli e applicazioni







                  È  con  la  nascita  del  calcolo  infinitesimale  di   anche dallo spazio, o in generale da più variabili, si   di gravità, di spostarsi tra due punti fissati nel
                  Newton e di Leibniz, nel XVII secolo, che tro-  parla di equazioni alle derivate parziali. Lo studio   minor  tempo  possibile.  Un  analogo  problema
                  viamo  i  primi  studi  sulle  Equazioni  Differen-  di tali equazioni ha avuto inizio nel XVIII secolo   è quello di determinare la forma di una corda
                  ziali e sul Calcolo delle Variazioni.      ad opera di Euler, d'Alembert, Lagrange e Laplace   sospesa agli estremi, ed ha come soluzione la
                  Le equazioni differenziali sono “equazioni”, quindi   e successivamente da Fourier, come strumento per   funzione  coseno iperbolico, che dal problema
                  uguaglianze tra oggetti matematici incogniti, che   la descrizione della meccanica dei continui, della   stesso prende il nome di catenaria. Ricordiamo
                  contengono le “derivate” delle incognite, che in   propagazione delle onde, della propagazione del   infine due problemi di ottimizzazione di forma
                  questo caso sono funzioni e non semplici numeri.   calore e del potenziale gravitazionale.   ancora attuali: il problema di determinare la su-
                  Pertanto, con “equazione differenziale” ci si riferi-  Il calcolo delle variazioni interviene invece in   perficie di area minima che si appoggia ad un
                  sce al problema di determinare una funzione a par-  problemi di ottimizzazione. È tra la seconda   fissato sostegno, come la forma della lamina che
                  tire da relazioni tra le sue derivate. Il primo sempli-  metà del ‘600 e la prima metà del ‘700 che ven-  si ottiene immergendo il sostegno in acqua sapo-
                  ce esempio nasce con l’intento di prevedere il moto   gono proposti la maggioranza dei “classici” pro-  nata, e il problema di Newton per determinare il
                  di un punto materiale soggetto ad una forza, che   blemi variazionali. L’esempio forse più famoso   profilo aerodinamico ottimale che risulta tuttora
                  ne stabilisce l’accelerazione, quindi la derivata se-  è quello della brachistocrona (Galileo), che si   un problema aperto anche nella sua versione più
                  conda, della funzione che ne descrive la posizione.   prefigge di individuare la traiettoria che permet-  semplice di corpo a sezione circolare.
                  Se le funzioni dipendono non solo dal tempo, ma   te ad un punto materiale, soggetto alla sola forza   Le equazioni differenziali e il calcolo delle








































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