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sfazione essere stati selezio-
nati. Unimore sta lavorando
molto nel settore automotive e il
poter disporre di un acceleratore così
avanzato aiuterà i nostri ricercatori nel po-
tenziare ulteriormente questa attitudine all’in-
novazione. Sono molto orgoglioso del lavoro svolto
nel laboratorio della prof.ssa Rita Cucchiara e questa
donazione, avvenuta dopo un’attenta selezione da parte di Facebook, rafforza
la convinzione che in Unimore si fa dell’ottima ricerca che compete con le
migliori università del mondo”.
La prof.ssa Rita Cucchiara ha aggiunto: “Siamo felicissimi per la donazione,
ancor più per l’annuncio in diretta da Mark Zuckerberg che ringraziamo di
cuore. Questo ha caricato di entusiasmo il laboratorio dove lavorano oltre che
5 docenti circa 15 giovani studenti di dottorato, assegnisti di ricerca e studenti
di master. Il server servirà per addestrare reti neurali profonde nella compren-
sione automatica dei video. Li stiamo applicando su video televisivi e sarà utile
in “education” per dare nuove forme di fruizione multimediali a studenti del-
la scuola secondaria in un grande progetto italiano con Cluster Tecnologici
Nazionali. Li stiamo inoltre applicando in ambito automotive per il riconosci-
mento del comportamento del guidatore e per migliorare l’attenzione nell’in-
terazione con l’auto anche nelle prossime generazioni di guida semi-automa-
tica. Il server sarà studiato ed usato anche da tutti gli studenti di ingegneria
informatica di Unimore e spero di iniziare una collaborazione nel tempo con
Facebook, anche per mandare studenti in internship in questa grande azien-
da. Ringrazio ancora Facebook per la fiducia che ci ha accordato”.
Il prof. Alessandro Capra, Direttore del DIEF, ha rilevato: “Siamo molto soddi-
sfatti della donazione sia come Unimore sia in particolare come Dipartimen-
to di Ingegneria “Enzo Ferrari”. Il gesto rappresenta un riconoscimento nei
confronti della nostra struttura dipartimentale e premia il lavoro del gruppo
coordinato dalla Prof.ssa Cucchiara che continua ad ottenere brillanti risulta-
ti didattici e di ricerca”.
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