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sede Mantovana. Da quando si è interrotta mente, qualora ve ne siano le condizioni”.
la relazione con Pavia, la FUM ha cerca-
to di individuare il partner migliore a cui Avete già previsto attività di partnership con le
affidare i corsi di Ingegneria, all’interno aziende locali?
degli Atenei che avrebbero potuto garan- “Certamente. Alla presentazione dell’inizia-
tire la necessaria stabilità ed un maggiore tiva presso la sede di Confindustria è emer-
coinvolgimento delle realtà industriali del so un grande entusiasmo sull’iniziativa da
territorio. L’obiettivo è sempre stato quello parte delle realtà produttive mantovane.
di non limitarsi a corsi “mordi-e-fuggi” ero- Il tessuto industriale mantovano aspettava
gati da Atenei logisticamente lontani, ma di questa opportunità ed è interessato a col-
radicarsi nel territorio attraverso laborato- Marko Bertogna Michele Colajanni tivarla attraverso finanziamenti e collabora-
ri, collaborazioni industriali, iniziative che zioni. A seguito di tale iniziativa, le prime
andassero oltre la semplice didattica. Vi sono state diverse offerte in tal senso aziende sono già venute in visita presso i laboratori DISMI, DIEF e FIM, dove
da parte di Atenei limitrofi e non, e la scelta non è stata facile. Ma Unimore hanno potuto constatare l’elevata qualità della ricerca industriale condotta in
ha messo in campo il progetto migliore, affiancato dall’affidabilità, la storia e la Unimore.
concretezza di un Ateneo che figura al primo posto delle classifiche CENSIS nel Ricordo che il territorio mantovano è sempre stato fortemente caratterizzato da
settore dell’Ingegneria. importanti realtà industriali nel settore della meccanica (Marcegaglia, Novellini,
Le numerose collaborazioni industriali dei laboratori attivi in Unimore hanno CEM, Raccorderie Metalliche), l’automazione industriale con particolare riferi-
garantito la necessaria solidità per consentire un futuro radicamento col tessuto mento al settore delle etichettatrici (Kosme, PE, SACMI, etc.), l’automotive con
produttivo mantovano, per dar vita a progetti di trasferimento tecnologico, tiro- il suo indotto (gruppo Colaninno, Iveco, UFI, Sogefi, etc.), la chimica (ENI/
cini, attività di ricerca industriale, costituzione di spin-off, sfruttando al meglio gli Versalis, MOLGroup), l’informatica e l’elettronica (Opto Engineering, Replica,
spazi e i fondi messi a disposizione dalla FUM”. TSS, etc.).
Il Comune e le principali aziende municipalizzate (TEA, Aster, etc.) hanno al-
Quali sono le vostre aspettative per il nuovo corso? tresì manifestato il loro interesse verso progetti innovativi nel settore smart city,
“La FUM ha grandi aspettative non solo in merito a questo corso, ma a quanto dimostrando grande interesse verso la recente iniziativa intrapresa da Unimore
possa nascere attorno ad esso. L’auspicio è che tale corso possa costituire il pri- attraverso l’area modello modenese. Da questo punto di vista, direi che le pos-
ma passo per una collaborazione duratura, destinata a rafforzarsi nel tempo, sibilità non mancano. Sta a noi coglierle. Anche attraverso le attività di tirocinio
intercettando fondi, studenti, iniziative e fungendo da attrattore culturale per che abbiamo previsto come obbligatorie nel piano didattico”.
iniziative legate all’Industria 4.0. In tal senso, Sindaco, Confindustria e Camera
di Commercio hanno assicurato il loro impegno a mettere a disposizione le risor- Come si compone la struttura che ospiterà le attività didattiche?
se necessarie per supportare tale progetto. “Devo dire che si tratta di una delle sedi più belle che abbia visto per un corso di
Dal punto di vista formativo, le aziende del territorio hanno espresso un grande Ingegneria, collocata all’interno del centro storico di Mantova in un fabbricato
bisogno di laureati in ingegneria informatica che abbiano competenze industria- che originariamente apparteneva all’Ordine francescano ed era adibito a con-
li. A tal fine, il corso esprime un ottimo compromesso di formazione a cavallo tra vento. Il complesso attuale è frutto di una recente ristrutturazione costata oltre
discipline informatiche ed industriali. Vi è l’auspicio che la qualità della didattica 10 milioni di euro. Attorno ad un chiostro antico si affacciano aule, laboratori e
consenta di raggiungere in tempo breve un numero di iscrizioni anche superio- uffici ad uso di tutti gli utenti, studenti e docenti, frequentanti le attività corsuali
re a quello in essere durante la precedente esperienza con l’Ateneo pavese, in nella sede di Mantova. La struttura è cablata con rete interna telematica e con
modo da fornire un numero di laureati sufficiente a venire incontro alla forte una rete wi-fi messa a disposizione di tutti gli utenti della Fondazione. La sede
richiesta del territorio. ricopre oltre 18.000 mq, con 50 aule per 3200 posti banco. Vi sono 6 laboratori
Se tale operazione avrà gli esiti sperati, la FUM è disponibile a reperire le risorse con oltre 200 computer, oltre ad un’aula magna da 235 posti, l’aula Matilde di
necessarie ad un allargamento dell’offerta formativa anche verso altri settori. Canossa da 212 posti, ed il Salone Mantegnesco affrescato da 150 posti.
I soci Mantovani hanno ben presente l’esempio di quanto fatto in passato a Reg- Inoltre, la sede è adiacente la stazione centrale dei treni, con collegamenti diretti
gio Emilia. E su tale modello intendono muoversi, economicamente e politica- ogni ora verso la stazione di Modena”.
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