Page 39 - Symbols_n2
P. 39

“Mutina Firmissima et Splendidissima”




                                                                                                                                 (Cicerone)

                  Per i 2200 anni di una delle più importanti città romane dell'Italia Settentrionale,
                  incontriamo la prof.ssa Monica Saladini cultrice della storia di Modena


                                                      Parliamo della mostra “Mutina   zo della lana degli ovini grazie al ritrovamento degli escrementi fossili di questi
                                                      Splendidissima”, in che modo Uni-  animali. La storia sempre si intreccia con la scienza e l’archeologia per appro-
                                                      more si inserisce in questo evento   fondire le conoscenze.
                                                      di comunicazione su Modena città
                                                      Romana?                     Qual è il rapporto tra l’amministrazione comunale e Unimore?
                                                      Grazie soprattutto a un membro   C’è stata una collaborazione molto stretta e molto forte soprattutto nella fase di
                                                      del nostro dipartimento, il prof.   ristrutturazione del Duomo e della Ghirlandina. Anche con il Dipartimento di
                                                      Stefano Lugli e alla professo-  Ingegneria "Enzo Ferrari" perché tutte le tecnologie messe in campo per rallen-
                                                      ressa Giovanna Bosi, del Dipar-  tare la subsidenza della torre sono state portate avanti anche dai nostri ingegneri.
                                                      timento di Scienze della Vita,
                  che hanno collaborato fattivamente alla costruzione della mostra facendo parte   Quando è cominciata la mostra?
                  anche del comitato scientifico della mostra stessa. Hanno curato in particolare   La mostra che si trova al Foro Boario è cominciata il 25 novembre 2017 e finirà
                  diverse sezioni dell’apposito catalogo. Gli studi che sono stati condotti negli ulti-  l’8 aprile 2018.
                  mi dieci anni all’interno del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche e
                  a quello di Scienze della Vita, in collaborazione con i Musei Civici (grazie anche   Si augura che possa essere ripetuta?
                  alle convenzioni che sono state instaurate a seguito di un protocollo d’intesa che   Sicuramente questi eventi sono importanti per ricordare le nostre origini e le no-
                  era stato firmato con l’Ateneo) hanno permesso di portare nuove conoscenze, in   stre tradizioni. C’è un gran desiderio della cittadinanza di partecipare ad eventi
                  ambito archeologico, della storia della nostra città. I geologi hanno così potuto   che coniugano scienza e cultura, ricordo la mia prima esperienza espositiva nel
                  studiare quei fenomeni alluvionali che hanno portato alla formazione di 5 metri   2015 quando alcuni colleghi del Dipartimento lanciarono l’idea di una mostra
                  di sedimenti che hanno ricoperto la vecchia città romana. Lo studio delle allu-  sui cristalli in occasione dell’anno dedicato alla cristallografia. E io che da chi-
                  vioni, che si sono verificate anche recentemente nel nostro territorio, ci ha per-  mica  non mi ero mai occupata di museologia,  mi lanciai in questo progetto,
                  messo di riconoscere quali sono state le evoluzioni delle alluvioni avvenute 2000   decidendo di dare una mano ai colleghi, ed è stata una esperienza bellissima.
                  anni fa. Alluvioni che hanno portato a modificare il corso dei fiumi Secchia e   Abbiamo preparato e allestito questa mostra che ha inaugurato l’ex convento
                  Panaro, quindi hanno fatto capire come si è evoluta la storia di Modena e come i   San Paolo ristrutturato e con le nostre poche forze siamo riusciti a tenerla aperta
                  resti romani siano stati seppelliti proprio da questi sedimenti. E’ stato svolto uno   tre mesi avendo un impatto di 9000 visitatori, un successo enorme.
                  studio molto approfondito su tutti i reperti archeologici e su tutto il materiale da
                  costruzione che è stato recuperato e che è stato poi riutilizzato per la costruzione   Secondo lei qual è il ruolo di un Ateneo così attivo e vivace?
                  del Duomo e della Ghirlandina. C’è un lavoro del prof. Lugli durato parecchi   Portare la cultura alla cittadinanza premia ed è un obiettivo che l’Università deve
                  anni che ha catalogato tutte le pietre che costituiscono la struttura sia della catte-  continuare a perseguire. L’università non può arroccarsi all’interno del suo sape-
                  drale che della torre; i risultati di questi studi si sono rivelati fondamentali nella   re ma deve rendere partecipe la cittadinanza delle conquiste della conoscenza.
                  fase di ristrutturazione sia del Duomo che della Ghirlandina.

                  “Mutina Splendidissima” si lega in qualche modo all’anniversario dei 2200 anni della       PROF.SSA MONICA SALADINI
                  fondazione della Modena Romana?
                  Non c’è una data precisa a cui far risalire la fondazione  della Modena Romana             Professore ordinario, direttore del Di-
                  perché, come ci hanno spiegato gli archeologi, solitamente la fondazione di una            partimento di Scienze Chimiche e Geo-
                  città romana coincideva con la posa di una stele; questo a Modena non c’è stato,           logiche. Da grande appassionata di sto-
                  tuttavia si fa risalire appunto la costruzione della città intorno al 187 a.c.. Come       ria della città ha collaborato attivamente
                  dicevo prima lo studio sul materiale edile è stato importantissimo. Abbiamo un
                  altro gruppo di docenti; all’interno del Dipartimento di Scienze Chimiche e Ge-            con i colleghi del suo stesso dipartimen-
                  ologiche (i proff. Zannini e Baraldi) che si sono sempre occupati di studiare              to e di altri dipartimenti nell’affiancare il
                  i pigmenti che sono stati utilizzati per la realizzazione delle Domus Romane.              Comune di Modena per l’attuazione del
                  Alcuni ricercatori del dipartimento di Scienze della Vita hanno condotto studi             progetto “Mutina Splendidissima”.
                  archeobotanici e da questi sono risaliti ai tipi di colture del periodo romano.
                  O al fatto, per esempio, che era molto sviluppato l’allevamento e quindi l’utiliz-




                                                                                39
   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44