Page 54 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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La mappatura degli effetti ambientali sismoindotti è stata poi fondamentale per l’ela-
             borazione o la revisione di vari tipi di carte tematiche tra cui quelle di microzonazione
             sismica molto importanti ai fini della pianificazione territoriale.
             Gli incontri, occasionali durante le fasi di rilevamento sul terreno o in forma organizzata
             tra i geologi e la gente terremotata hanno aiutato a comprendere l’importanza di un
             dialogo tra la popolazione e la comunità scientifica, al fine di eliminare o quantomeno
             ridurre le paure irrazionali e screditare i racconti e le idee pseudo-scientifiche sbagliate
             circa i terremoti.
             Solo un dialogo ed un confronto continui saranno in grado di fornire alla gente infor-
             mazioni corrette in modo di evitare di considerare i “fenomeni geologici particolari”
             come segnali precursori di terremoti.
             Gli scienziati devono anche aver presente durante le fasi di rilevamento sul terreno
             il ruolo delle popolazioni locali come custodi del proprio territorio e come testimoni
             insostituibili di ogni cambiamento che si verifica sulla loro terra.





             Note
             1.  Anzidei, M., Maramai, A., Montone, P. (a cura di) (2012). The Emilia (northern Italy) seismic sequence of
                May-June, 2012: Preliminary data and results. Annals of Geophysics, 55.
             2.  Oltre allo scrivente, essi sono: Milena Bertacchini, Giuseppe Bettelli, Daniele Brunelli, Marco Coltellacci, Stefa-
                no Conti, Chiara Fioroni, Daniela Fontana, Stefano Lugli, Mauro Marchetti, Simona Marchetti-Dori, Maurizio
                Mazzucchelli, Francesca Remitti, Paolo Serventi, Mauro Soldati, Giovanni Tosatti. Tali ricerche, i cui risultati
                sono stati illustrati in vari consessi scientifici nazionali ed internazionali e pubblicati in numerosi articoli, sono
                state svolte anche in collaborazione con geologi di altre Università (Ferrara, Firenze, Insubria, Milano-Bicocca,
                Padova, Pavia, Pisa), Enti di Ricerca (CNR sedi di Firenze, Milano e Pisa; INGV-Istituto Nazionale Geofisica e
                Vulcanologia sezioni di Roma, Milano e Pisa; ISPRA-Servizio Geologico d’Italia) ed Amministrazioni Pubbli-
                che (Regione Emilia-Romagna e Regione Lombardia).
             3.  Emergeo Working Group (2013). Liquefaction phenomena associated with the Emila earthquake sequence of
                May-June 2012 (Northern Italy). Natural Hazards and Earth System Sciences, 13, 935-947.

























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