Page 56 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
P. 56

argilla, limo e sabbia depositati dal fi ume Po e dai suoi affl uenti nel corso degli ultimi
             700 mila anni (Figura 1).
             Questi  sedimenti rappresentano le fasi  più recenti del  riempimento del  baci-
             no  padano,  legato  a  sua  volta  al  sollevamento  dell’Appennino  settentrionale.
             La superfi cie topografi ca dell’area di studio mostra lunghe creste (i cosiddetti “Dos-
             si”) che si sono formate nel passato grazie al riempimento sabbioso di canali fl uviali,
             alla sedimentazione per rottura di argini, o rappresentano antichi argini (naturali e
             artifi ciali), legati a vecchi percorsi dei fi umi Secchia, Panaro, Reno e Po, che sono poi
             stati abbandonati nel periodo compreso tra il 10° e il 17° secolo. Argilla, depositi di
             limo e torba prevalgono invece nelle ampie aree di alluvionamento poste nelle co-
             siddette “Valli”, ovvero le zone morfologicamente depresse, aree di esondazione più
             distale. Il sottosuolo è formato da una successione di queste litologie, dovuta alla con-
             tinua migrazione di fi umi nella piana alluvionale a partire dalla metà del Pleistocene.
             L’attività umana ha infl uenzato fortemente l’attuale paesaggio fi n dal Medioevo, at-
             traverso il drenaggio e l’innalzamento della superfi cie paludosa, grazie a pratiche di
             riempimento, creando canali e fossati artifi ciali, deviando il fl usso naturale delle acque e










































             Figura 1. Carta semplifi cata degli effetti geologici superfi ciali indotti dal terremoto del 2012 e loro
             relazione con le caratteristiche geomorfologiche (Fonte: Bertolini, Fioroni, 2012).

             54
   51   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61