Page 60 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Figura 5. Sabbia fuoriuscita nella zona di San Carlo. La struttura è caratterizzata dalla presenza di
             laminazione. Si notano almeno sei coppie di alternanze sabbia/fango, probabilmente in relazione
             con aperture e chiusure multiple della frattura (Fonte: Fontana et al., 2015).



             Analisi granulometrica e analisi composizionale

             Lo studio tessiturale e composizionale ha fornito importanti informazioni per l’indi-
             viduazione del livello sabbioso di provenienza e sul tipo di flusso presente durante i
             fenomeni di liquefazione.
             I diversi caratteri tessiturali presenti nei dicchi sabbiosi (laminazione, contenuto in argil-
             la, allineamento dei granuli, Figura 6), sono indicativi di un particolare regime di flusso.
             All’interno di uno stesso dicco sono presenti caratteristiche sedimentarie differenti: esse
             sono probabilmente legate a ripetute aperture e chiusure delle fratture in concomi-
             tanza con le scosse principali che possono essere durate diversi secondi o minuti. Le
             caratteristiche sedimentologiche infatti suggeriscono che le fratture abbiano subito rit-
             micamente iniezione e riempimento di una miscela liquida di sabbia e fango durante la
             fase compressiva dell’onda sismica e svuotamento dovuto a scorrimento verso il basso
             della miscela durante la fase distensiva. Questi flussi alternati, insieme all’apertura in
             sequenza di numerose fratture nell’area, può giustificare la presenza di gradazione sia
             normale che inversa delle sabbie che hanno riempito diverse porzioni dello stesso dic-
             co e la laminazione concava all’interno dei dicchi stessi (Figura 3). Esempi simili sono
             stati direttamente osservati durante il terremoto di Tohoku (Giappone) del 2011. Questo
             meccanismo a impulsi è confermato dalla presenza di strutture stratificate presenti nei
             vulcani di sabbia che si sono formati in superficie in corrispondenza di fratture in tutta
             l’area di San Carlo: essi mostravano infatti una laminazione dovuta ad alternanze di
             livelli sabbiosi e fangosi (Figura 5).
             L’analisi granulometrica e composizionale ha evidenziato che la composizione dei dic-

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