Ricerca Unimore
Unimore, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, fa ricerca e i dati lo dimostrano:
• Pubblicazioni (dato stabile su anno 2019): 1037
• Progetti di ricerca (su base competitiva) nel 2021: 95 per un valore totale di oltre 16 milioni di euro
• Attività di Public engagement nel 2020: 63
• Assegnisti di Ricerca assunti nel 2020: 357
Altre attività legate alla ricerca sono la formazione alla ricerca anche attraverso i Corsi di Dottorato di ricerca, il reclutamento e lo sviluppo dei talenti, la partecipazione a bandi per il finanziamento della ricerca regionali, nazionali e internazionali, le relazioni internazionali per la ricerca e la valutazione dei risultati della ricerca.
L'attività di ricerca dell'Ateneo viene svolta all'interno dei Dipartimenti e dei Centri di ricerca Interdipartimentali, dove ci sono Laboratori moderni e attrezzati, anche in collaborazione con enti, istituzioni e aziende esterne. Ad esempio, il Centro Interdipartimentale Grandi Strumenti è una eccellenza Unimore: sono presenti strumenti importanti e particolari che possono essere utilizzati anche da aziende esterne; Unimore ha finanziato l'ammodernamento del Centro per il Calcolo Scientifico che permetterà di fare ricerca in questo contesto dove i "dati" hanno un valore strategico importantissimo.
Unimore, è un ateneo fortemente radicato nella regione e nel paese, ma altrettanto forte è la sua vocazione europea ed internazionale. Il numero di progetti internazionali finanziati negli ultimi anni è pari a 249, di cui 119 nell’ambito di Horizon 2020 e di Horizon Europe e 130 finanziati da altri Enti finanziatori.
Unimore è attiva in alcuni Centri Nazionali che si stanno creando con i finanziamenti PNRR, in particolare nei
4 Centri Nazionali:
Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni,
Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA,
Mobilità sostenibile e
Bio-diversità.
Questo importante sforzo progettuale permetterà ad Unimore di diventare un attore primario nella ricerca nazionale ed europea.
Attraverso questi finanziamenti, Unimore si doterà di nuovi laboratori e attrezzature che ci permetteranno di ampliare e migliorare
le nostre attività di ricerca.
Unimore partecipa anche ad altre iniziative legate al PNRR
(Ecosistemi per l’innovazione, Partenariati Estesi, Infrastrutture per la ricerca e Infrastrutture per l’innovazione),
che sono ancora in fase di valutazione.
La visione strategica di Unimore è descritta nelle Linee strategiche di Ateneo.
Lo stato dell'arte
Principali attori della attività di ricerca dell'Ateneo sono i Dipartimenti e i
Centri di ricerca.
In ambito medico l'attività dei Dipartimenti è integrata con quella delle strutture assistenziali del territorio.
Il panorama della attività di ricerca è molto ampio e costituito da un numero rilevante di gruppi attivi in un ampio spettro di discipline scientifiche, spaziando dalle scienze sociali ed umane alla medicina e alle Scienze della vita, all'Ingegneria e alle Scienze di base.
L'Ateneo intende preservare e sostenere questo "patrimonio" di competenze. In questo contesto l'Ateneo riconosce poi alcuni specifici punti di forza:
- - una rilevante parte della attività di ricerca al suo interno presenta denominatori comuni. Questo consente di mettere in campo la massa critica di risorse (umane, culturali, strumentali e finanziarie) che oggi costituisce una pre-condizione essenziale per reggere e vincere le sfide della competizione nazionale e internazionale;
- - sono presenti "punte di eccellenza" che convivono con una ricerca diffusa di buona qualità, condizione quest’ultima necessaria ad un ampliamento e rinnovamento delle eccellenze;
- - è ben consolidato, un significativo radicamento dell’Ateneo nel contesto socio-economico territoriale;
- - è consolidato il sistema di Assicurazione della Qualità per la Ricerca di Ateneo;
- - sono collaudate e operative modalità definite e criteri di valutazione esterna e premialità per la distribuzione delle risorse di Ateneo per la ricerca;
- - è matura e condivisa una forte sensibilità sul tema dei "giovani ricercatori".