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prolungata fino al 20 febbraio dello stesso anno, al fine di ridurre i
consumi energetici.
Fonte dei dati/Ufficio Referente: Delibere CdA/Direzione Tecnica
Identificazione delle cause legate al non completo raggiungimento dell’obiettivo
L'impennarsi delle tariffe di elettricità e gas nel secondo semestre dell’anno ha spostato
l’attenzione sulla necessità di affrontare una situazione energetica più emergenziale del previsto,
in coordinamento con gli altri Atenei italiani (CRUI) e MUR.
Proposta di azioni correttive/migliorative
Si propone di:
- Trasformare l’Aggiornamento del Secondo Piano Energetico di Ateneo in Piano Energetico
Triennale 2023-2025 (indicazione di CRUI e MUR).
- Cercare di agire a livello nazionale con la creazione di un canale di comunicazione
permanente con il MUR e suoi eventuali Tavoli Tecnici.
CONSIDERAZIONI GENERALI
Alla luce dei dati sopra riportati si evincono i seguenti:
Punti di forza:
• UniMoRe è uno dei pochissimi Atenei italiani che si sono dotati di un Piano Energetico di Ateneo
(PEA).
• All’interno del PEA è presente un censimento delle strutture e impianti di UniMoRe che permette
di pianificare azioni ed interventi partendo da informazioni precise sotto l’aspetto quantitativo e
non solo qualitativo.
• Sono già stati individuati interventi di efficientamento energetico a costo zero e a costo moderato
o comunque a rapido tempo di ritorno dell’investimento.
• Il quadro edifici-impianti di Ateneo sotto il profilo energetico e dei consumi è molto chiaro, a
meno di piccoli indispensabili interventi di installazione di strumenti di monitoraggio.
Punti di debolezza:
• Notevoli ritardi nella realizzazione di diversi interventi edilizi, anche in relazione al
comportamento di alcune ditte vincitrici degli appalti.
• Gli interventi per una piena realizzazione del piano energetico sono troppo onerosi
nell’immediato, per cui sono state programmate richieste ai prossimi bandi regionali e nazionali
e si procederà con azioni progressive definendo un ordine di priorità.
• Alla luce della situazione emergenziale sotto il profilo energetico, e soprattutto in considerazione
dell’estrema instabilità dei costi dell’energia dal punto di vista geopolitico, alcune problematiche
non possono essere risolte in totale autonomia: è indispensabile un coordinamento nazionale.
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