Page 77 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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zato, anche tenendo conto che diversi medici in formazione erano stati direttamente
             coinvolti dal sisma.

             Le attività sul campo

             Grazie alla collaborazione con la dott. ssa De Luca, responsabile della Cure Primarie
             della AUSL di Modena, e con la dott. ssa S. Partesotti, responsabile della Pediatria di Co-
             munità del Distretto di Mirandola, si diede vita ad una cooperazione Università-AUSL,
             che vide i MFP della Scuola di Specializzazione di Pediatria protagonisti in prima per-
             sona dell’assistenza sul territorio.

             L’assistenza nei Punti Medici Avanzati
             Per garantire l’assistenza sanitaria di emergenza, a Carpi, Mirandola e Finale Emilia fu-
             rono allestiti tre Punti Medici Avanzati (PMA), ossia aree attrezzate dove veniva svolta
             attività di accettazione e valutazione dei pazienti con patologie a bassa criticità, inter-
             nistici e traumatici.
             Ogni PMA era articolato in moduli (Mirandola ad esempio ne presentava quattro: inter-
             nistico-cardiologico, ostetrico-ginecologico, pediatrico e generale), ciascuno dei quali
             presidiato 24 ore su 24 da medici ed infermieri. Al suo interno era inoltre possibile effet-
             tuare esami ematici urgenti. Erano infine stati attivati due punti di accoglienza medica,
             a San Felice sul Panaro e Massa Finalese, dove operavano i MMG e i PLS.
             In base alla tipologia e alla gravità della problematica riscontrata, ai pazienti venivano


































             Figura 1. PMA allestito davanti all’Ospedale di “Santa Maria Bianca” di Mirandola.

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