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Nanomedicina e Nanobiotecnologie
nelle Scienze della Vita
Le nanotecnologie conferiscono nuove o mi- inserisce in una ampia rete internazionale, Eu- mori, come il glioblastoma, inaccessibili o il cui
gliorate proprietà ai materiali attraverso il ropean Technology Platform for Nanomedicine trattamento porta ad un beneficio ridottissimo ed
controllo delle dimensioni, della forma e della (https://etp-nanomedicine.eu/), che comprende ad una aspettativa di vita minima, all’interno del
composizione. Con questi materiali e con tec- big pharma, enti regolatori, SME e università, Dipartimento di Scienze della Vita, ricercatori
nologie e strumenti sviluppati su scala nanome- con l’obiettivo comune di armonizzare e pro- facenti parte della piattaforma di Nanomedicina
trica, si possono realizzare dispositivi (elettro- muovere ricerche innovative nel campo della di Unimore hanno sviluppato nanomedicine di
nici, ottici, magnetici, meccanici, fluidici), per nanomedicina e della nanobiotecnologia. precisione. Queste ultime, basate su un disegno
studiare alcuni processi biologici fondamentali sperimentale accuratamente studiato, sono in
(es. trasferimento di carica, trasporto ionico, Nanomedicina: la nuova grado di trasportare farmaci specificatamente e
signalling chimico ed elettrico, aggregazio- frontiera della terapia selettivamente, grazie a modifiche puntuali tra-
ne di proteine e peptidi). La nanomedicina è mite direzionanti specifici (ligandi) in grado di
l'applicazione delle nanotecnologie in campo Nel campo della veicolazione e del direziona- riconoscere recettori sovraespressi dalle cellule
terapeutico e diagnostico (da cui il termine mento dei farmaci, uno degli aspetti più inno- tumorali, dove il farmaco verrà rilasciato con
“teranostica”) e nella medicina rigenerativa. vativi di cui si occupa il gruppo del Te.Far.T.I. cinetiche controllate, svolgendo quindi la sua
L’obiettivo principale è realizzare diagnosi (Proff. Vandelli, Forni, Ruozi e Tosi) è l’ap- attività farmacologica in maniera più efficiente
in tempo reale e con procedure minimamente plicazione di sistemi nanometrici in grado di e con un minor effetti collaterali.
invasiva, per prevenire, trattare e seguire l’e- proteggere il farmaco, sia esso sintetico o di Un’altra sfida tecnologica, oltre che terapeuti-
voluzione di malattie rilevanti per la qualità di materiale genico, di permettere un controllo del ca, è rappresentata dalle malattie degenerative
vita dei pazienti e i costi per la società (cancro, rilascio nel tempo, ma soprattutto di indirizzare del Sistema Nervoso Centrale (es., Alzheimer,
malattie infiammatorie, cardiovascolari, mu- specificatamente il farmaco verso il target pa- Parkinson, Huntington). In questo caso la diffi-
scolo-scheletriche e neurodegenerative). tologico (cellule, organo, distretto). In questo coltà è rappresentata dalla presenza della Bar-
La rete scientifica e di competenze che si sta modo è possibile massimizzare l’efficacia del riera Ematoencafalica, struttura fondamentale
per la difesa del nostro cervello, ma che allo
sviluppando all’interno di Unimore sul tema farmaco, oltre che consentire una maggiore se- stesso tempo rappresenta una barriera pres-
della nanomedicina, e di cui il DSV rappresen- lettività di azione. È il caso di numerosi “un- sochè insormontabile per la quasi totalità dei
ta uno dei motori principali (per numero di ri- met needs”, ovvero patologie che, per difficoltà farmaci attivi. Nanomedicine opportunatamen-
cercatori, per l’acquisizione di contratti e fondi connesse alle proprietà intrinseche dei farma- te modificate in grado di superare la Barriera
competitivi, per il trasferimento tecnologico), ci (caratteristiche chimico-fisiche complesse, Ematoencefalica dopo somministrazione en-
integra competenze multidisciplinari e comple- instabilità, mancanza di selettività), o per le dovenosa, grazie all’interazione con specifici
mentari per la medicina del futuro e in partico- caratteristiche della patologia (inaccessibilità recettori endoteliali o in grado di stimolare un
lare per settori come quello tecnologico-farma- terapeutica, difficoltà nell’attraversamento di passaggio diretto tramite transcitosi, sviluppa-
ceutico, l'imaging, la diagnostica, i dispositivi barriere fisio-patologiche), non hanno ad oggi te all’interno del DSV, possono rappresentare
biomedicali. A tal fine, all’interno di Unimore, una terapia consolidata e/o efficace. una opportunità reale per veicolare nel distret-
nel 2018 è nata una piattaforma (http://www. L’applicazione delle nanomedicine, intese come to cerebrale differenti tipologie di farmaci, da
nanomedicine.unimore.it/site/home.html), al sistemi di delivery avanzati, di precisione e co- molecole a basso peso molecolare a proteine ed
momento coordinata, come delegato scientifi- struiti ad hoc per superare i limiti suddetti, per- enzimi. Tali sistemi, prodotti in laboratorio e
co, dal Prof. Giovanni Tosi, del Dipartimento mette oggi di intravedere alcune possibilità di disegnati ad hoc per una formulazione ottima-
di Scienze della Vita e che racchiude più di 300 trattamento per patologie quali il cancro e le le, hanno dimostrato la loro efficacia in nume-
ricercatori appartenenti a diversi dipartimenti malattie del Sistema Nervoso Centrale. Con ri- rose prove precliniche, ponendo le basi per una
e numerose aree di ricerca. La piattaforma si ferimento al cancro ed in particolare a quei tu- futura traslabilità in clinica.
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