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Riposizionamento di farmaci
e prodotti naturali
Verso nuove strategie terapeutiche
La scoperta e sviluppo di nuovi farmaci è un pro- però osservare come la scoperta di nuovi utilizzi fornire indicazioni molto utili, essendo in grado di
cesso lungo e che richiede ingenti investimenti terapeutici dei prodotti naturali sia oggi condot- guidare la fase di progettazione e di evidenziare
economici ed impiego di risorse umane nei settori ta in maniera significativamente diversa rispet- relazioni nuove e non ovvie tra farmaci, bersagli
della ricerca preclinica e della successiva speri- to al passato, specialmente alla luce delle più biologici e patologie.
mentazione clinica. Purtroppo, le scarse probabi- moderne tecniche di indagine computazionali e Per raggiungere questi obbiettivi è sicuramente
lità di successo dovute al fallimento di molti trial sperimentali messe in campo negli ultimi anni. necessario un intenso lavoro di collaborazione
clinici hanno reso tale processo uno tra i business Infatti, la possibilità di contare su metodologie multidisciplinare. Vari ricercatori del DSV da tem-
più rischiosi. Di conseguenza, approcci quali il di indagine innovative, quali lo screening com- po stanno contribuendo in maniera importante e
“riposizionamento” di farmaci o candidati farma- putazionale su larga scala, l’utilizzo dei big data, con successo a queste tematiche. I
ci già noti verso nuove aree terapeutiche (in ingle- l’analisi proteomica e le più recenti innovazioni l gruppo di ricerca del Prof. Rastelli, ad esem-
se “drug repurposing”) hanno acquisito sempre in ambito analitico-farmaceutico, consente di pio, ha sviluppato e messo a punto metodologie
maggiore importanza, anche per la possibilità di ampliare in maniera significativa lo spettro e computazionali di tipo chemoinformatico per l’i-
accorciare i tempi e di abbassare i costi tipicamen- l’accuratezza delle analisi su tali prodotti. dentificazione di nuovi potenziali usi terapeutici
te associati al processo del drug discovery. Negli ultimi anni, il Dipartimento di Scienze del- di molecole già note, grazie anche al progetto
In tale contesto le molecole di originale natura- la Vita (DSV) ha investito in progetti ed iniziati- “LigAdvisor” in collaborazione con il DBGroup
le possono fornire nuove e rilevanti prospettive, ve nazionali ed internazionali al fine di svilup- di Unimore. Inoltre, negli ultimi anni, sono state
essendo caratterizzate da un’elevata variabilità pare network multidisciplinari di ricercatori con numerose e di elevato profilo le ricerche svolte
strutturale, interessanti proprietà chimico-fisi- expertises negli ambiti chimico-farmaceutico, nell’ambito dello sviluppo ed applicazione di me-
che e svariate attività farmacologiche, molte biologico e medico, con particolare attenzione alle todologie analitiche avanzate per il frazionamen-
delle quali ancora largamente inesplorate. Esse potenzialità offerte dalle nuove tecnologie di “ri- to bio-guidato e d’identificazione e caratterizza-
costituiscono, da sempre, un’importante risorsa posizionamento” di molecole di origine naturale zione di composti naturali biologicamente attivi,
per l’identificazione di farmaci. È interessante o ispirate dalla natura. La tematica in questione è che hanno consentito, per esempio, di identifica-
stata presentata dal Prof. Giulio Rastelli, responsa- re nuovi prodotti ed attività relative a composti
bile del Molecular modelling and drug design lab appartenenti alla famiglia dei cannabinoidi. In
(MMDDLab), in occasione della conferenza “Po- particolare, afferma il Dott. Giuseppe Cannaz-
tenzialità e innovazione nella ricerca biomedica: za, responsabile del progetto UNIHEMP (http://
approcci interdisciplinari”, organizzata a Modena unihemp.dhitech.it/) e già consulente dell’OMS
il 26 settembre 2019. Come afferma il Prof. Ra- nel 2018 per il processo di revisione della Canna-
stelli, “Il riposizionamento sta emergendo come bis, “l’applicazione di strategie analitiche di ulti-
una strategia prioritaria di scoperta del farmaco ma generazione permette di ottenere un’impronta
e un promettente nuovo campo di ricerca. In tale chimica molecolare di estratti vegetali che porta
contesto, diventa sempre più importante riuscire a alla scoperta di nuovi composti come dimostrato
identificare nuovi bersagli farmacologici e predire dalla recente identificazione del nuovo fitocanna-
razionalmente nuove possibilità di riposiziona- binoide THCP con una attività cannabinomime-
mento, con l’aiuto delle tecnologie data-driven e tica 33 volte maggiore del THC stesso. È stato
l’analisi di big data di natura chimica, strutturale, così aggiunto un nuovo importante tassello verso
biologica e clinica messi a disposizione dalla ri- la totale comprensione dell’attività farmacologi-
cerca”. I metodi computazionali possono pertanto ca della Cannabis”. Egualmente importanti sono
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