Page 14 - BeSport Sport e Benessere a 360 gradi
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AllenaMENTE: Fare sport non migliora solamente i processi co-
lo sport come allenamento gnitivi e la memoria a breve termine, ma anche sul
lungo termine: uno studio longitudinale con più
dei processi cognitivi di 9mila partecipanti ha dimostrato che un alle-
namento continuo nel corso degli anni (circa 150
in età evolutiva minuti di attività costante fin da bambini), permet-
te di avere una migliore memoria dopo i 50 anni.
Lo sport fa bene: esiste frase più scontata Similmente, uno studio con adolescenti tedeschi
e, per certi versi, abusata di questa? Lo sentiamo dimostra che, attraverso esercizi di coordinazio-
dire e lo diciamo spesso, specialmente quando ne, si possono ottenere miglioramenti significativi
vediamo bambini e adolescenti impigrirsi davanti in test che valutano l’attenzione.
a tablet e videogiochi. Ma sappiamo davvero per- E ancora: lo sport agisce anche sui cosiddetti
ché, quanto, e in che modo lo sport fa bene? “processi cognitivi superiori”, cioè quelle funzio-
L’idea che l’attività fisica “dia forma” al corpo ni esecutive che consentono di svolgere attività
e alla mente è antica e radicata: già nell’antica complesse. Tra queste, ricordiamo la memoria
Grecia, il concetto classico di καλὸς καὶ ἀγαθός di lavoro, cioè la capacità di manipolare mental-
(“bello e buono”) va in questa direzione. Dice Pla- mente informazioni, e il controllo inibitorio, inteso
tone nell’opera “Timeo”: «Chi si dedica alla ricer- come capacità di bloccare risposte inadeguate
ca scientifica o a qualche altra intensa attività in- o sopprimere le interferenze alla realizzazione di
tellettuale, bisogna che anche al corpo dia il suo un compito. Anche solo cinque minuti di intensa
movimento, praticando la ginnastica, [...] se vuole attività fisica provocano un temporaneo migliora-
essere definito, giustamente e a buon diritto, sia mento delle Funzioni Esecutive, anche in bambini
bello sia buono». Da circa 2500 anni a questa par- con Disturbo da Deficit di Attenzione con (o sen-
te, quindi, i benefici fisici dello sport sono ben noti za) Iperattività (DDAI), in cui sono spesso com-
e riconosciuti: essendo oggetto di altri contributi promesse.
in questo libro, tuttavia, non li approfondiremo. I cosiddetti sport “situazionali”, come quelli di
Ciò di cui parleremo, invece, è l’effetto che il mo- squadra e/o che prevedono un avversario diretto
vimento ha sui processi cognitivi, in particolar (calcio, pallavolo, rugby, ma anche scherma, e arti
modo quelli di bambini e adolescenti: nello spe- marziali) migliorano la memoria di lavoro anche a
cifico, lo sport aiuta a tenere il cervello «fresco», medio e lungo termine. Gli aspetti tattici di questi
migliorare la memoria, aumentare l’attenzione, al- sport, inoltre, richiedono di trovare soluzioni rapi-
lenare i processi cognitivi superiori, sviluppare la de ed efficienti: ciò allena il “pensiero divergente”,
creatività e perfino migliorare i risultati scolastici. la creatività e la capacità di trovare soluzioni al-
Ci credereste? Ma procediamo con ordine. ternative in risposta a problemi di diversa natura.
In primo luogo, l’attività sportiva favorisce l’ossi- Dulcis in fundo, bambini e ragazzi più sportivi
genazione del cervello e il rilascio di endorfine, sono spesso studenti migliori: uno studio con
serotonina, dopamina, norepinefrina, tutte so- 11mila adolescenti ha indicato che i più sportivi
stanze chimiche prodotte dal cervello e associate non solo incorrono in meno comportamenti a ri-
a sensazioni di benessere, competenza ed eufo- schio (abuso di sostanze, comportamenti sessuali
ria. Tali sostanze sono anche in grado di sostene- a rischio...), ma hanno anche maggiori possibilità
re i nostri processi mentali, garantendoci così una di avere alti profitti scolastici. Infine, lo sport mo-
migliore prestazione cognitiva: pertanto, quando, dula l’influenza negativa di una condizione socio-
nonostante lo studio o il lavoro costante, non vi economica svantaggiata. In altre parole, quanto
sembra di combinare più nulla andate a fare una detto sopra è valido anche e soprattutto per bam-
corsa o una passeggiata, aumenterà anche la vo- bini che provengono da contesti difficili, in quanto
stra produttività! Allo stesso modo, fare i compiti la pratica sportiva costituisce, per molti versi, un
o studiare dopo un’ora di movimento al parco, fattore protettivo.
per un bambino o una bambina, è più produttivo. Che aspettate allora? È tempo di “muoversi”!
ELISA BISAGNO • Assegnista di ricerca in Psicologia dello Sviluppo Unimore
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