Page 5 - BeSport Sport e Benessere a 360 gradi
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[sport, benessere
e prestazione]
dallo sport come contesto educativo,
al ruolo chiave dei fattori psicologici
nella prestazione e nella vita degli atleti di élite
PREMESSA
[ Il webinar titolato “BeSport - Sport e benessere” ci ha permesso di confrontarci e dialogare sulla
tematica che più ci appassiona, ci accomuna e che ha permesso ai nostri destini di incrociarsi: lo
sport come strumento di crescita e sviluppo positivo dei più giovani, di miglioramento della salute,
di educazione e acquisizione di abilità per la vita.
Dialogo tra Cecilia Camellini e Francesca Vitali
Sport come La doppia carriera:
contesto educativo conciliare con successo
studio e sport
Lo sport usato come contesto di educazio-
ne per i più giovani ha una storia antica. Oggi ci
possiamo ancora chiedere se lo sport giovanile In ragione dei molteplici benefici fisici, ma
sia effettivamente educativo. Quando parliamo anche psicosociali e cognitivi che può avere lo
di educazione e formazione per la vita non ci ri- sport, molte ricerche hanno mostrato sia come
feriamo solo all’educazione propriamente detta, lo sport possa essere funzionale allo studio e, in
ma anche alla costruzione di valori, principi etici e modo speculare, come anche lo studio possa es-
morali, così come al processo di apprendimento sere funzionale allo sport. In letteratura, questo
di abilità, costruzione di talenti e prestazioni. tema va sotto la voce della cosiddetta “doppia
Lo sport giovanile può essere un contesto con un carriera”, intesa come una conciliazione positiva
potenziale educativo ma sta agli adulti (allenatori, e di successo fra studio e sport.
genitori, dirigenti) usarlo con tale finalità intenzio- Su questo tema raccogliamo la testimonianza di
nale. Infatti, ci sono luci ma anche ombre legate Cecilia Camellini, che è stata atleta paralimpica
allo sport: per esempio, quando gli adulti, con gli ed oggi è una professionista della salute mentale,
atleti più giovani ma anche con gli atleti di alto che testimonia con la sua carriera i potenziali be-
livello, sopravvalutano l’aspetto agonistico e si nefici derivanti dallo studio e dalla pratica sportiva
concentrano troppo o esclusivamente sul risulta- di alto livello, svolti contemporaneamente. Cecilia
to, enfatizzando questo aspetto a discapito del Camellini ha iniziato il proprio percorso da atle-
piacere e della motivazione intrinseca, o peggio ta a 14 anni, all’interno della nazionale italiana di
allenando senza tenere conto di età, genere e al- nuoto paralimpico, gareggiando come nuotatrice
tri fattori, possono creare molto disagio, favori- non vedente totale. Oggi ha la possibilità raccon-
re l’abbandono precoce dello sport o addirittura ta la sua carriera a Francesca Vitali, divenuta sua
problematiche psicofisiche ai più giovani. collega psicologa con cui collabora all’Università
di Verona su ricerche e progetti legati alla doppia
carriera.
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