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Adesso la storia, che ci racconta che la ricerca universitaria italiana vince. Hassan   le cellule staminali stesse con quella correttiva della terapia genica. Sono passati
                  è un bimbo siriano che, sfuggito agli orrori della guerra nel suo paese, si rifugia   pochissimi mesi dai tre trapianti e Hassan è stato dimesso. Ha lasciato l’ospedale
                  in Germania  insieme  alla  sua famiglia.  Purtroppo è  chiamato  “bimbo-farfalla”   e oggi a due anni dal follow-up, il bimbo sta bene, non ci sono bolle o lesioni e la
                  perché la malattia che ha fin dalla nascita, l’epidermolisi bollosa, gli ha purtrop-  sua pelle è capace di rigenerarsi da sola. Anche le analisi biomolecolari sono in-
                  po regalato una pelle estremamente fragile, appunto come le ali di una farfalla,   coraggianti; non sembrano esserci integrazioni del vettore in zone dna a rischio
                  condannandolo ad una vita non solo dolorosissima e inattiva ma anche ad una   che possono essere associate al rischio di tumori. Posso affermare, con orgoglio,
                  morte prematura. Hassan è ricoverato all’ospedale universitario di Bochum, in   che passare da 6 cm quadrati a circa un metro quadro di pelle rigenerata significa
                  Germania, dove è arrivato senza pelle e dove viene sedato continuamente. Per   che qua al Dipartimento di scienze della vita, in particolare al centro di Medicina
                  mesi due pediatri tedeschi – Tobias Rothoeft e Norbert Teig – cercano i mettere   Rigenerativa della nostra Università di Modena e Reggio Emilia consideriamo la
                  in campo tutte le terapie che possono rivelarsi utili, ma nessun tentativo ha effet-  terapia genica e le cellule staminali uno dei futuri più certi della medicina”.
                  to. Quando si ricordano che in Italia, all’Università di Modena e Reggio Emilia, da   Tanto da far dire alla Ministra del Miur Valeria Fedeli “La storia di un bambino
                  anni il prof. Michele De Luca stava trattando malati di epidermolisi con terapia   siriano affetto da una malattia gravissima e rara, salvato da scienziate e scienziati
                  genica e cellule staminali. Il prof. De Luca e la prof.ssa Pellegrini fin dagli anni ’80   italiani e da medici tedeschi rappresenta un altissimo riconoscimento per un’at-
                  erano considerati, nell’ambiente medico, pionieri della ricostruzione della pelle   tività accademica e scientifica italiana che non solo non si trasferisce all’estero,
                  per grandi ustionati partendo dalle staminali, le cellule capaci di rigenerarsi in   ma cresce e si consolida nelle università e nei centri di ricerca pubblici del nostro
                  continuazione. Successivamente pionieri nella ricostruzione della cornea umana   paese che, oggi, si confermano come una eccellenza a livello internazionale dal
                  per il recupero da alcune forme di cecità. Dalla Germania arrivano a Modena quei   punto di vista scientifico ed umano. È l’Italia che deve continuare a vantare un
                  pochi cm. di pelle di Hassan (4 cm. per l’esattezza) rimasti sani. Per tre mesi le   sistema di ricerca tra i più competitivi al mondo”.
                  staminali isolate dalla pelle di Hassan sono trattate con un virus inattivo, capace   E il lieto fine della nostra favola? Lo lasciamo al nostro buon mago, il prof. Michele
                  di penetrare il nucleo delle cellule e depositare il suo DNA. Nel virus del centro di   De Luca “Quando, al termine dei trattamenti, gli abbiamo tolto le garze ed abbia-
                  Medicina Rigenerativa di Unimore non c’era però un normale DNA, ma la versio-  mo visto che la pelle aveva attecchito, gli occhi miei e di Hassan si sono incrociati
                  ne sana del gene che non funziona nell’epidermolisi. Il prof. De Luca, nell’ottobre   perché prima era sedato. Nell’incomunicabilità totale perché lui parla solo arabo
                  2015, accompagnato dalla prof.ssa Pellegrini che coordina la terapia cellulare e   e tedesco, ci siamo sorrisi. Ed è stato tutto”.
                  da Sergio Bondanza, storico collaboratore dei pro-
                  fessori al Centro di Medicina Rigenerativa, parte per
                  la clinica universitaria di Bochum. Uno, due, tre in-
                  terventi su Hassan per vedere che la pelle aveva at-
                  tecchito proprio bene. Ma lasciamo che sia il nostro
                  buon “mago”, il prof. Michele De Luca, a raccontarci
                  il lavoro svolto da lui e dai suoi collaboratori “L’idea
                  era quella di capire se Hassan poteva usufruire della
                  terapia sperimentale alla quale, da anni, stavamo la-
                  vorando e con cui avevamo già trattato piccole aree
                  di pelle su due pazienti. Avevamo ottenuto qualche
                  risultato in passato con un primo farmaco a base di
                  staminali. Adesso la soluzione che avevamo davanti
                  era quella di unire due cose: la capacità di coltivare
                  cellule in laboratorio come quelle di pelle e di cornea
                  (diventa il primo farmaco al mondo a base di stamina-
                  li), e dall’altra parte la terapia genica per correggere
                  il difetto genetico alla base della malattia stessa. Ab-
                  biamo prelevato cellule staminali dell’epidermide da
                  una zona non danneggiata di Hassan, ossia abbiamo
                                                            La prof.ssa Graziella Pellegrini              Il prof. Michele De Luca
                  messo insieme due capacità: quella rigenerativa del-


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