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Valeria Fedeli
Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca
In qualità di vicepresidente vicario, quando assunse le funzioni di Pre-
sidente del Senato dal 14 gennaio al 3 Febbraio 2015 per tutta la durata
della supplenza di Pietro Grasso, chiamato a svolgere il ruolo di Presiden-
te supplente della Repubblica Italiana. In questa funzione a coadiuvare
la Presidente della Camera Laura Boldrini nella conduzione dei lavori del
parlamento in seduta comune per l’elezione del Presidente della Repubbli-
ca che portò al ruolo più prestigioso, per il nostro paese, Sergio Mattarella.
Ma la carriera della volitiva, tenace e battagliera Senatrice Valeria Fedeli non
si ferma a quel ruolo e il 12 dicembre 2016 diventa Ministra dell’istruzione,
dell’Università e della Ricerca (MIUR) con il governo di Paolo Gentiloni. Pre-
vedibilissima mette nel suo nuovo ruolo lo stesso impegno che aveva quale
presidente del sindacato tessile europeo (FSE/THC), dal 2001 al 2011.
Come vicepresidente della Federazione Europea dei lavoratori dell’in-
dustria (EIWF) e tra il 2012 e 2013 vicepresidente della Federconsu-
matori. E ribadisce questo suo carattere quando le attribuiscono la
volontà di voler ridurre le scuole medie da 3 a 2 anni.
È una “fake news” (letteralmente “bella bugia”) “perché io, come ministro ed intervenuta, ovviamente in qualità di Ministra, la battagliera Valeria Fedeli
non solo non sono d’accordo ma il mio impegno è l’attenzione alle innova- (a ricordo del suo passato sindacale) ha voluto ribadire l’impegno suo perso-
zioni che sono state introdotte dalle deleghe, ora decreti attuativi della legge nale e del governo Gentiloni soprattutto di fronte alla sentenza del TAR che ha
107 e il rinnovo dei contratti di tutte le figure professionali della filiera del negato il numero chiuso nei corsi umanistici della Statale di Milano.
sapere, dalla scuola all’università”. Presente a Cernobbio al Forum Ambrosetti “Dobbiamo allargare la possibilità di partecipazione all’istruzione universita-
ria mantenendo, nel contempo la qualità, innovando la didattica affinché ci
sia sempre più corrispondenza tra lauree e richieste di assunzione. In poche
parole più soldi agli atenei. Sulla ricerca stanziamenti record”. Sempre a Cer-
nobbio Valeria Fedeli ha ricordato, con rammarico, che l’Italia è al penultimo
posto, in Europa per laureati e proprio per questo ha voluto sottolineare, in
conclusione al suo intervento, che “uno dei principali motivi dei pochi iscritti
all’università è il basso reddito delle loro famiglie.
Per questo nella legge di bilancio è prevista l’iscrizione gratuita e il non paga-
mento delle tasse per chi ha un reddito familiare fino a 13.000 euro all’anno.
Per tornare ad essere una nazione che guarda al suo futuro con ottimismo
dobbiamo allargare il numero di laureati e non solo di iscritto sapendo che
Valeria Fedeli neo ministra con Il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e la Presidente della Camera Laura Boldrini questo non deve andare a discapito della qualità formativa”.
A tutela degli studenti e del paese.
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