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Bisogna mettere in rete le competenze sulle superfici e i ricoprimenti, creare   da fare è ancora molto lungo anche perché la ricerca per qualsiasi materiale
                  linguaggi e competenze trasversali tra gli attori ingegneri, fisici, chimici, ma poi   che deve entrare poi in contatto con il nostro corpo richiede un lavoro molto
                  adesso ormai sono in campo anche medici e biologi, perfino agronomi. Produr-  approfondito. Pensate solo che il vetro di Hench venne sintetizzato per la prima
                  re buona scienza, buona tecnologia e trasferirla efficacemente è fondamenta-  volta nel 1969 e venne messo in commercio nel 1985, quindi la strada è ancora
                  le”. Estremamente interessante per il folto pubblico presente la sintesi delle tesi   lunga però i risultati sono incoraggianti e quindi speriamo che in un futuro
                  di laurea dei tre dottori di ricerca, area scientifica, area medico – umanistica e   questi vetri possano effettivamente entrare in uso.
                  scienze giuridiche che hanno rappresentato il lavoro svolto dai 116 dottori di   La seconda tesi presentata è stata quella del dott. Daniele Santi che con il suo
                  ricerca che hanno conseguito il titolo accademico nel 2017.     “dottorato in medicina clinica e sperimentale” ha voluto sottolineare la partico-
                  La dott.ssa Valentina Nicolini aveva come titolo di tesi “dottorato in modelli e   larità del suo studio rivolto all’infertilità soprattutto quella maschile. Al giorno
                  metodi per le scienze dell’ambiente e dei materiali”. Ossia sui biovetri ed an-  d’oggi l’infertilità è un problema sociale e socio economico. Un problema che
                  tiossidanti che potrebbero rappresentare le protesi future, facendo il paragone   sta diventando sempre più frequente tant’è che è sempre più frequente l’acces-
                  con dispositivi medicali e biomedicali, attualmente in uso nella medicina come   so ai centri di fecondazione assistita. Parlare di fertilità in genere fa pensare alla
                  i cerotti transdermici, le protesi ossee, quelle dentali sino alle lenti a contatto. I   donna perché è lei che viene trattata e il maschio viene tenuto in disparte però i
                  biovetri sono stati studiati, per la prima volta, all’inizio degli anni ‘70 dal prof.   figli ancora si fanno in due quindi crediamo sia fondamentale guardare anche il
                  Hench. Ha deciso di mettersi alla ricerca di un materiale adeguato per creare   maschio. Infertilità maschile che non è semplicemente uno studio o un aspetto
                  protesi ossee o riempitivi ossei dopo aver parlato con un colonnello delle for-  ma bisogna partire dall’inizio quindi dall’ipofisi dalle golonotropine fino ad
                  ze armate americane che gli presentava il problema dei militari feriti durante   arrivare, nel caso dell’uomo al testicolo e alla produzione degli spermatozoi
                  la guerra in Vietnam. Ovvero che, in moltissimi casi, era necessario ricorrere   ed è quello che si sta facendo. Nella sua ricerca il dott. Santi si è occupato prin-
                  all’amputazione perché non esisteva un materiale idoneo per essere utilizza-  cipalmente di quella che è la terapia dell’infertilità del maschio. Nella donna
                  to come protesi e tutto quello che provavano veniva rigettato, quindi l’unica   quando vengono riconosciuti problemi di infertilità si passa al trattamento del
                  via per risolvere il problema era l’amputazione. Quindi il prof. Hench si mise   problema e poi si passa alla fecondazione assistita cioè si tratta la donna con
                  alla ricerca di un materiale adeguato e sintetizzò questi biovetri riuscendo nel   terapie empiriche, con cicli personalizzati e decisi in base a come risponde la
                  suo intento. Peraltro questi biovetri avevano una particolarità in più rispetto   donna stessa. Nell’uomo non è così ma quasi, nel senso che abbiamo un farma-
                  alla biocompatibilità richiesta, ovvero erano bioattivi. Il materiale si dice bioat-  co ormonale vero e proprio cioè l’FSH che stimola il testicolo ma perché viene
                  tivo perché se viene messo in contatto con la parte del corpo, l’osso, i muscoli,   dato un dosaggio le quantità e la durata è ancora empirico nel senso che ci
                  i tendini e il plasma sviluppa sulla sua superfice uno strato di idrossiapatite.   sono evidenze in letteratura scientifica ma non così tante da creare delle linee
                  L’idrossiapatite è la componente principale delle nostre ossa quindi l’adesione   guida. Nelle sue ricerche De Santis ha utilizzato un farmaco simile al viagra
                  tra l’impianto e l’osso è completa e il recupero delle funzionalità, rispetto a un   che conosciamo tutti e lo ha utilizzato non per vedere che effetto avesse sulla
                  materiale che è biocompatibile ma non sviluppa idrossiapatite sulla superfice, è   funzione erettiva, perché lo sappiamo che è efficace. Lo ha testato su pazien-
                  migliore. Quindi il dottorato di Valentina Nicolini si è concentrato nello studio   ti diabetici e ha valutato se il trattamento incronico per sei mesi con questo
                  delle proprietà antiossidanti di questi vetri che hanno confermato che accre-  farmaco potesse migliorare la salute cardiovascolare di questi pazienti. La sua
                  scendo l’ossido di cerio aumenta l’attività antiossidante del vetro verificando   esposizione si è conclusa affermando che lo studio dei vasi dilatatori, nati per
                  la bioattività ovvero la capacità di sviluppare idrossiapatite sulla sua superfice   il cuore e per problemi cardiovascolari ha effetti collaterali come nel migliora-
                  e simulando un fluido biologico. Quindi tutti esperimenti in vitro che hanno   mento dell’erezione. E la ricerca ha proprio lo scopo di partire da patologie per
                  certificato che effettivamente la bioattività è mantenuta. La cosa più difficile in   poi approdare e risolvere altre disfunzioni. La terza ed ultima tesi, quella della
                  questo momento è la biocompatibilità di questo vetro ossia che possa effettiva-  dott.ssa Michela De Santis, ha riguardato un dottorato in scienze giuridiche,
                  mente essere messo in contatto con le cellule. Questi studi di biocompatibilità   in particolare il diritto processuale civile. La giustizia civile molto spesso viene
                  sono cominciati alla fine del suo dottorato, in un periodo di lavoro svolto a   messa in secondo piano rispetto alla coinquilina giustizia penale per la minore
                  Madrid dove ha sviluppato e ha cominciato a studiare l’interazione del vetro   importanza etico - sociale degli interessi in gioco o detto più tecnicamente dei
                  con le cellule e i risultati preliminari sono stati assolutamente incoraggianti,   diritti azionati e attuati con il processo, ma una giustizia civile efficiente deve
                  quindi sembra veramente che le cellule non diano problemi una volta messe a   avere una cornice normativa di diritto sostanziale che sia adeguata alle esigenze
                  contatto con il vetro e testate in condizioni di stress ossidativo certificando un   dell’economia. Il processo civile è strumento volto a garantire anche la tute-
                  effettivo beneficio. Ovviamente i risultati sono solo preliminari, quindi lo studio   la di diritti basilari e fondamentali della persona, costituzionalmente garantiti.




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