Page 6 - Symbols_n1
P. 6
Il paese Italia
e le sue università
Nei dieci anni passati il mondo universitario italiano ha
perso 65 mila matricole, con un calo del 20% di diplomati
che scelgono di continuare a studiare.
Una affollata lezione universitaria
La causa principale? Le scarse prospettive di lavoro post-laurea, l’introduzione 2007/2008 a 4.639 dell’anno 2016/2017. Il FFO (fondo di finanziamento ordi-
del numero chiuso, l’aumento delle tasse, il taglio dei fondi statali per borse ed nario universitario) che nel 2009 aveva raggiunto la cifra di 7 miliardi e 831 mi-
alloggi e la contestatissima, da parte degli studenti, riforma dell’ISEE (l’indice lioni è sceso a 6 miliardi e 909 milioni nel 2015. Secondo il prof. Gianfranco
della situazione economica equivalente familiare, utilizzata per assegnare le bor- Viesti, ordinario di Economia applicata all’Università Aldo Moro di Bari ed auto-
se di studio o per il calcolo delle tasse universitarie da pagare). Altre ombre re di una documentata ricerca del problema “Senza molti buoni laureati la com-
sull’Università Italiana? Tante, troppe! Se gli studenti immatricolati sono crollati petitività del paese Italia è a rischio perché sono gli atenei che formano le classi
nel biennio 2014-2015 (ma per fortuna risaliranno con i dati del 2015-2016 che dirigenti, nel senso più ampio del termine; svolgono attività di ricerca anche in
analizziamo più avanti) anche il fronte dei docenti e del personale tecnico am- stretta collaborazione con il tessuto economico locale; trasferiscono tecnologie e
ministrativo è calato rispettivamente da 63 mila a 52 mila unità e da 72 mila a 59 saperi e, perché no, sono anche presidio di civiltà. La stessa Europa, da sempre,
mila addetti. I corsi di studio sono passati da 5.879 dell’anno accademico ci chiede più laureati per trasformare l’economia del decennio passato in una
6 6