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basata più su conoscenza e dinamicità per contrastare quell’erosione di cervelli continuare ad avere i luoghi di formazione e di ricerca come, appunto, le Uni-
e tecnologie che i paesi d’oltre atlantico, ma soprattutto quelli asiatici hanno già versità. Non saranno le macchine la risorsa strategica del domani. In quella che
iniziato nei confronti dell’Europa intera, in Italia in particolare”. Dall’economi- viene oramai dipinta la “Learning Society” (n.d.r. le attività di perfezionamento
sta come il Viesti all’esperto di mercato del lavoro l’allarme è unanime. Per Do- e di studio svolte in modo costante per aggiornare e sviluppare la “conoscenza”),
menico De Masi, professore emerito di sociologia del lavoro alla “Sapienza di il punto fermo di tutto diventa sempre più l’uomo e in particolare la sua capacità
Roma” “La laurea non serve soltanto per avere una più alta possibilità di lavoro, di sviluppare e mettere a frutto le proprie potenzialità conoscitive, creative ed
ma per vivere. Siamo in una società che per essere vissuta totalmente necessita di etiche. Un mondo in crescente indipendenza nell’economia, nella cultura e nel-
cultura e quindi di lauree”. Allora andiamo a scoprire questo “cosmo” che è il le comunicazioni ha estremamente bisognoso di “poli permanenti” creativi e
mondo universitario. In Italia ci sono 96 istituzioni universitarie di cui 67 statali, responsabili. Ha bisogno di luoghi di ricerca e di confronto che siano all’altezza
un numero comparabile – almeno in questo caso – con altri grandi paesi. La di- dei nuovi compiti che si pongono aperti alle nuove sfide e, nello stesso tempo,
stribuzione territoriale è sufficientemente omogenea anche se, alcune regioni, fedeli alla propria ispirazione originaria. In questo quadro una delle sfide più
hanno un troppo limitato numero di studenti. La durata media degli studi non urgenti che si presenta alla società attuale riguarda la necessità di verificare e ri-
ci differenzia troppo rispetto agli altri paesi UE, così come i percorsi universitari vedere i processi formativi che vengono offerti alle nuove generazioni in un
anche se l’offerta dei corsi è sensibilmente contratta. Dove ci differenziamo sen- mondo che non può fondarsi solo sui mercati e sulla tecnologia”. Ecco che il
sibilmente? Nei livelli di tassazione fra i più alti nell’Europa continentale e nella patrimonio culturale dell’Università gioca un ruolo fondamentale, anzi decisivo.
spesa per istruzione che, al contrario, è molto più bassa rispetto ai paesi OCSE. Si tratta di riattivare una riflessione attorno al senso ed al futuro dell’Università
Uno studio del 2016 sulle strutture e sulle trasformazioni più recenti del sistema riproponendo le domande di fondo circa il suo ruolo nella società e la sua voca-
ll Rettore A. Andrisano
Attenti studenti in un’aula universitaria
a colloquio con la Ministra Fedeli
universitario Italia è entrato nel merito del confronto fra regioni e circoscrizioni zione all’apertura, all’incontro, al superamento delle cosiddette barriere. È di-
e, per quanto possibile, con il mondo intero. In questo contesto, importantissima ventata ormai prassi diffusa quella di articolare i compiti dell’Università secondo
è stata l’analisi della “terza missione” per il suo impatto territoriale, per il merca- la formula della “triplice missione”. Un’espressione che agli obiettivi tradizionali
to del lavoro e l’occupabilità dei laureati. Per spiegare bene questo concetto ci della formazione e della ricerca affianca quello della diffusione della conoscenza
avvaliamo di un approfondito studio del Vescovo Emerito e Segretario Generale nell’interazione con il territorio. Ci vogliono centri di formazione di studio con-
della CEI Nunzio Galantino, editorialista dei costumi e della società del quotidia- sapevoli che il servizio offerto alla società fa parte dei doveri. Per questo, fin dal
no “Il Sole 24 ore”. Scrive Galantino “La crisi di questi ultimi anni sta contribuen- sorgere dell’idea di “terza missione” dell’università si è coniato il neologismo
do a far maturare la certezza che il futuro delle nostre Università dovrà fare i “multiuniversità”. Concetto che indica la necessita di una “comunità universita-
conti con la profonda evoluzione culturale, geopolitica e tecnologica in atto nel ria” capace di valorizzare le differenze della società su cui va ad incidere e di ri-
pianeta. Sono fermamente convinto della consapevolezza del ruolo che devono spondere alle mutevoli esigenza che si presentano in ogni epoca. L’ “Università
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