Page 160 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Figura 1. Campagna nazionale “Io non rischio-Terremoto”, Modena, 13 ottobre 2012.



             di queste esperienze detto museo ha allacciato collaborazioni e sviluppato sinergie con
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             soggetti pubblici e privati attivi nella realtà locale .
             L’esperienza diretta del terremoto emiliano

             Le reazioni che le persone manifestano nei confronti di un disastro naturale non di-
             pendono dal fatto di averlo o non averlo vissuto, quanto soprattutto dalla percezione,
             maggiore o minore, che hanno dello stesso. È in queste situazioni di forte disagio e di
             incertezza che l’uomo sente il bisogno di maggiore informazione e di conoscenza della
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             calamità naturale  ed è per rispondere a queste esigenze che durante il verificarsi della
             sequenza sismica del 2012 il Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione
             con l’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e la Regione Emilia-Romagna, ha
             organizzato una serie di confronti diretti con le popolazioni delle province di Modena,
             Bologna, Ferrara e Reggio Emilia. Anche il MuseGEM ha partecipato attivamente a
             questi momenti di informazione e confronto promossi nell’ambito del progetto “Ter-
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             remoto, parliamone insieme”  e della campagna nazionale “Io non rischio-Terremoto”
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             (Figura 1). I dibattiti, anche molto accesi, che hanno animato questi incontri sono stati
             espressione di quanto la popolazione si sia ritrovata impreparata, sia dal punto di vista
             delle conoscenze scientifiche che per quanto riguarda i risvolti psicologici e sociali, ad
             affrontare un evento calamitoso come il terremoto.

             Nell’estate 2012, il MuseGEM ha svolto una propria azione educativa anche nei con-
             fronti di un pubblico di più giovani partecipando ad alcuni progetti editoriali per ra-
             gazzi (Figura 2), tra i quali “Cosa c’è sotto? Il terremoto a casa mia”  e prendendo parte
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             all’iniziativa “Il cantiere della fantasia”  promossa da F. C. Panini Editore. Nell’ambito di
             questa proposta, che ha coinvolto 2.000 bambini e ragazzi dei campi estivi di otto Co-
             muni della provincia di Modena tra i più colpiti dal sisma, il museo ha condotto alcuni

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