Page 165 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Un laboratorio di ricerca e sviluppo di Unimore
finalizzato a supportare le aziende nella fase di
ripartenza post terremoto
Angelo O. Andrisano
Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF), Direttore Centro INTERMECH, Unimore
Il presente contributo fa riferimento a un progetto, messo a punto nell’arco dei due
mesi successivi al sisma del maggio 2012, finalizzato a proporre l’attivazione nella pro-
vincia di Mirandola di un Laboratorio di ricerca e sviluppo per ricerche interdisciplinari
nel campo dell’innovazione nei materiali, nel manufacturing, nei sistemi di controllo di
processo e delle tecnologie elettroniche e informatiche legate al trattamento dell’infor-
mazione (ICT), sia nell’ambito biomedicale, sia nei settori connotanti il tessuto produtti-
vo della suddetta provincia (meccanico, ceramico, agrindustria e moda), tali da portare
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allo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processi produttivi .
Il sisma aveva infatti danneggiato le aziende distruggendo o rendendo inutilizzabili
magazzini industriali e impianti produttivi. La ripartenza dell’attività imponeva di riorga-
nizzare rapidamente la struttura logistica e produttiva. Erano necessarie soluzioni tem-
poranee immediate, che implicavano una revisione del sistema di approvvigionamento,
produzione e distribuzione, così come una riprogettazione e riorganizzazione a lungo
termine delle strutture colpite. L’assunto di riferimento era che una ripartenza post
sisma rappresenta sempre anche una buona occasione per sviluppare nuovi prodotti
ispirati a moderni metodi di progettazione, a tecnologie abilitanti e a nuovi materiali.
Il progetto non si soffermava sugli aspetti organizzativi, in quanto si riteneva che le
precedenti esperienze positive, maturate negli ultimi anni dai laboratori regionali e dai
tecnopoli della provincia di Modena, potessero essere di riferimento per l’impostazione
della governance della struttura; così come pure non erano prese in considerazione le
modalità di interfacciamento con le imprese in riferimento allo svolgimento dei pro-
grammi di ricerca industriale, le forme di collaborazione e le modalità operative per gli
obiettivi da perseguire.
Si ribadiva anche come, per tutto ciò che non era esplicitamente espresso sul piano ge-
stionale e organizzativo, nonché per quanto di interesse nei rapporti con le istituzioni,
fosse ancora valido quanto già attivato, condiviso e messo in opera sul programma dei
Tecnopoli regionali. Alla stessa stregua veniva considerato quanto atteneva i rapporti
con la Fondazione Democentersipe, in relazione alle convenzioni per le attività di mar-
keting, trasferimento tecnologico e comunicazione.
Nelle pagine che seguono vengono riportati ampi stralci di quel progetto redatto nel
luglio 2012, che testimonia l’immediata attivazione e coinvolgimento di docenti di aree
specifiche di ricerca di Unimore per attivare un Laboratorio di ricerca e sviluppo. Le
iniziative e proposte per l’immediato si riferiscono ai diversi settori dei polimetri, dei
materiali ceramici, dell’elettronica industriale e ICT, della chimica e del biomedicale.
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