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2. LA RICERCA
Coerentemente con le «Linee di indirizzo di Ateneo per la Ricerca» (documento approvato nelle riunioni
del Senato Accademico del 11 febbraio e del Consiglio di Amministrazione del 12 febbraio 2020),
Unimore riconosce l’importanza della ricerca e persegue il fine di contribuire al benessere e allo sviluppo
della comunità attraverso la produzione di conoscenza generata dalla ricerca e lo sviluppo delle
applicazioni che da essa discendono.
Considera inoltre la ricerca una priorità non solo per lo sviluppo del sapere, ma anche come il mezzo per
fornire alle nuove generazioni gli strumenti per affrontare le sfide della società, anche attraverso la
valorizzazione delle collaborazioni internazionali.
Il legame tra ricerca di qualità e attività formative è una delle caratteristiche uniche dell’Università e
permette di creare cultura, sapere e innovazione anche attraverso la promozione di percorsi di
imprenditorialità e la valorizzazione delle infrastrutture di ricerca.
L’Università è quindi un sistema complesso in relazione con enti e istituzioni in ambito locale, nazionale
e internazionale. Durante la pandemia, la ricerca ha subito un effettivo rallentamento, in particolare nei
laboratori dove non si svolgevano ricerche sul virus, condizione comune a tutto il sistema universitario
nazionale e anche all’intero Paese. L’Ateneo ha cercato di contribuire alla ripresa delle attività attraverso
investimenti per rendere gestibili da remoto alcune di esse, facilitando l’interazione virtuale tra i
ricercatori, e consentendo l’accesso ai laboratori nel rispetto delle norme di sicurezza.
I piani europei, nazionali e regionali rappresentano importanti opportunità per stimolare e strutturare
alcune attività di ricerca. Diverse azioni possono essere interessanti per l’Ateneo; in particolare, i prossimi
bandi del MUR per Centri Nazionali, Partenariati allargati e Infrastrutture di ricerca e di innovazione del
PNRR possono vedere Unimore come membro attivo e propositivo su alcune tematiche. Questa
opportunità si potrà realizzare solo attraverso un coordinamento dei docenti, migliorando la capacità di
fare rete e di proporsi come gruppi con massa critica sufficiente sul piano interno e delle relazioni con altri
Atenei, Centri di Ricerca e Imprese.
Il Piano strategico descrive le attività che Unimore intende attuare per raggiungere l’obiettivo generale di
migliorare la qualità della ricerca di Ateneo. Il Piano individua alcuni punti prioritari e propone soluzioni,
ad esempio:
(i) l’esigenza di individuare modalità efficaci di valutazione della ricerca (produzione scientifica,
progettualità, …) in assoluto ed in comparazione, in un contesto caratterizzato da comunità di ricercatori
che adottano paradigmi e pratiche diverse e si basano su presupposti epistemologici differenti;
(ii) l’incentivo agli approcci interdisciplinari ai problemi scientifici, facendo interagire in modo virtuoso
le differenti comunità in cui si articola la ricerca accademica;
(iii) le intersezioni tra formazione e ricerca che vedono al loro centro il dottorato di ricerca, valorizzando
in modo crescente le figure e le personalità scientifiche dei dottorandi e riflettendo sulle attività
didattico-scientifiche che ne caratterizzano il percorso;
(iv) la discussione sui modi per conciliare l’esigenza di un’elevata qualità scientifica media con quella di
disporre di alcuni centri di eccellenza internazionale, capaci di attrarre i migliori talenti e di competere
con successo per ottenere fondi e reputazione;
(v) l’esigenza di mantenere un livello elevato di ricerca fondamentale e fondazionale autonoma,
unitamente alla richiesta sempre più pressante di fornire “conoscenza utile” al sistema socio- economico
in cui il nostro Ateneo è inserito;
(vi) l’obiettivo di rendere Unimore più riconosciuta e attrattiva anche a livello internazionale.
Diversi di questi punti richiedono una stretta collaborazione tra attività di ricerca, terza missione e
Unimore – Piano Strategico 2020-2025 19