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Radioterapia








                  Modena all’avanguardia grazie al nuovo acceleratore lineare antitumorale

































                    L'acceleratore lineare installato al Policlinico di Modena      Da sinistra Paolo Cavicchioli con Frank Lohr


                  É in funzione da luglio dello scorso anno l’acceleratore lineare completamente   prevedono, nel corso del 2018, l’acquisto di un secondo acceleratore e della
                  rinnovato per la cura dei tumori attraverso la radioterapia.    PET-TC, un’apparecchiatura di diagnosi per immagini che permetterà terapie
                  Questo strumento è stato aggiornato, a livello tecnico, ed oggi rappresenta il   sempre più mirate. La PET.TC unisce due tecnologie, la PET (Tomografia a
                  top della gamma a disposizione per questo tipo di trattamenti. La nuova ap-  Emissione di Positroni) che aiuta a rilevare il funzionamento e il metabolismo
                  parecchiatura ha rafforzato la capacità della Struttura Complessa di Radiote-  di organi e tessuti e la TC (Tomografia Computerizzata) che fornisce una vi-
                  rapia, diretta dal prof. Frank Lohr,  che ha sede al Policlinico di Modena, di ri-  sualizzazione della struttura anatomica più chiara. Grazie a queste nuove appa-
                  spondere alla lotta contro i tumori in maniera più efficace. In termini specifici,   recchiature il radioterapista potrà, grazie ad una migliore evidenziazione delle
                  l’acceleratore lineare produce fasci di elettroni e fotoni che, opportunamente   parti tumorali, modulare le dosi dei trattamenti per ottimizzare il risultato della
                  collimati, vengono fatti incidere sulla massa tumorale. Grazie all’aggiornamen-  terapia.
                  to ricevuto oggi è possibile eseguire trattamenti in respiro atteso (breath hold)   Il piano di aggiornamento degli strumenti a disposizione della Struttura Com-
                  in modo che i pazienti possano respirare liberamente e che l’irradiazione sia   plessa di Radioterapia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è stato
                  sincronizzata con una prestabilita fase respiratoria in cui il tumore presenta una   possibile grazie all’importante contributo della Fondazione Cassa di Risparmio
                  ridotta mobilità. Il sistema consente di ottimizzare il trattamento dei tumori del   di Modena che ha contribuito con una donazione di 3 milioni di euro su un
                  polmone, fegato, pancreas e seno, limitando le radiazioni allo stretto necessa-  investimento complessivo dell’Azienda sanitaria di oltre 5 milioni; per voce del
                  rio. I trattamenti ad alta precisione facilitano l’integrazione di radioterapia e   suo Presidente Paolo Cavicchioli la Fondazione CRMO ha partecipato al pro-
                  terapia sistemica, chemioterapia e immunoterapia, creando una sinergia fra le   getto di potenziamento dell’Oncologia modenese al servizio del territorio per
                  terapie oncologiche e ottenere i migliori risultati per il paziente.  rispondere ad una esigenza condivisa dall’Università di Modena e Reggio Emi-
                  L’aggiornamento dell’acceleratore lineare rientra nel piano di interventi che   lia e dall’Azienda Universitaria Ospedaliera.




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