Page 8 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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tavia che anche il patrimonio dell’Ateneo subì pesanti danni a causa del sisma, in particolare
             gli edifici del Rettorato, del carcere di Sant’Eufemia, di via Berengario, del Foro Boario, del
             Palazzo Coccapani e dell’Orto Botanico, con un ammontare dei costi di riparazione di poco
             inferiore ai cinque milioni di euro.
             A fronte dell’emergenza terremoto, fra i provvedimenti urgenti adottati dall’Ateneo vi furono
             l’anticipazione del termine delle lezioni dei corsi di laurea e la ridefinizione delle date degli
             appelli degli esami, rinviati a seguito della forzata chiusura dell’Ateneo, prevedendo con una
             certa flessibilità sessioni di esami straordinarie aggiuntive a quelle previste dal calendario
             accademico.
             Poiché era assolutamente opportuno tener conto dell’eccezionalità della situazione e delle
             condizioni vissute dagli studenti e dai loro familiari, vennero prese altre decisioni fra cui:
             l’esonero dal pagamento delle tasse universitarie degli iscritti figli di famiglie che avevano
             subito danni materiali per il terremoto o i cui familiari si trovavano forzatamente in cassa in-
             tegrazione o che avevano dovuto osservare un lungo periodo di cassa integrazione guadagni
             (CIG) in quanto dipendenti di aziende ubicate nelle zone colpite dal sisma; impiegare, sem-
             pre per questi studenti, l’intero ammontare del contributo 5×1000 raccolto dall’Ateneo con le
             dichiarazioni dei redditi per la messa in campo di interventi straordinari a sostegno del diritto
             allo studio, definendo un pacchetto di sussidi che alleggerissero ed esentassero totalmente
             per l’anno accademico 2012/2013 le famiglie dal carico di costi che dovevano sopportare per
             la formazione dei figli; prendere in considerazione la richiesta di riconoscimento di crediti
             universitari fatta dagli studenti impegnati in azioni di volontariato, per aiutare le popolazioni
             colpite dagli eventi sismici, a fronte di certificazione della presenza nei campi da parte dell’en-
             te comunale, associazione di volontariato o protezione civile.
             Considerata la situazione che si era allora venuta a creare, l’Ateneo si rese pienamente di-
             sponibile, con le varie istituzioni e autorità impegnate nei soccorsi e nella ripresa delle aree
             colpite dal sisma, ad offrire sostegno attraverso le competenze tecnico-scientifiche dei suoi
             docenti, in particolare di Scienze della Terra e di Ingegneria Civile, per l’opera di monitoraggio
             e controllo della situazione in corso, collaborazione peraltro già iniziata all’indomani della pri-
             ma violenta scossa e proseguita poi con una intesa attività nelle zone più colpite. Inoltre, do-
             centi dell’Ateneo, esperti nelle varie aree e discipline, predisposero e resero disponibili anche
             delle schede, scientificamente connotate, finalizzate a precisare e definire fenomeni e termi-
             nologie. Unimore, che attraverso i suoi docenti si è trovata in prima linea a collaborare con le
             varie autorità competenti per valutare e comprendere, in tutta la sua portata geomorfologica,
             fisica e strutturale, il fenomeno sismico che aveva interessato l’Emilia-Romagna e parte della
             Lombardia, si attivò attraverso conferenze stampa per cercare di chiarire sul piano scientifico
             e delle conoscenze fino al momento acquisite che cosa fosse successo. Dal momento che
             con il terremoto si erano diffuse notizie del tutto prive di fondamento, amplificate dai social
             network, era infatti fondamentale una corretta e responsabile informazione da parte dei gior-
             nali, in maniera da non aumentare ulteriormente il già giustificato panico della popolazione.
             Per testimoniare la vicinanza di Unimore alle popolazioni colpite dagli eventi sismici del mag-
             gio 2012, un importante evento come la cerimonia inaugurale dell’837° Anno Accademico
             ebbe luogo il 29 ottobre 2012 a Mirandola, presso la tensostruttura che ospitava la stagione
             teatrale di ERT (Emilia Romagna Teatro).
             Occorre inoltre ricordare che Unimore da diversi anni ha dimostrato grande interesse e sen-
             sibilità per il tema dei rischi naturali e relative emergenze, sia dal punto di vista della ricerca
             scientifica (attraverso convenzioni e collaborazioni con la Provincia di Modena, la Regione

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