Page 10 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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un punto di riferimento per la crescita culturale. Come ho avuto occasione di precisare nella
             mia relazione in occasione dell’inaugurazione dell’a.a. 2014-2015, tramite la partecipazione
             alle piattaforme regionali Unimore sta contribuendo attivamente allo sviluppo della Strategia
             regionale di innovazione per la specializzazione intelligente e ha intensificato le attività di
             ricerca e sviluppo all’interno dei Tecnopoli, avviando nuovi laboratori ad altissima specializza-
             zione e sviluppando nuovi progetti finalizzati a rafforzare le capacità di networking e di inter-
             nazionalizzazione della rete Alta Tecnologia. Anche la presentazione di progetti, già condivisi
             con le imprese, di rilevanza strategica per il territorio a valere sulla nuova programmazione
             operativa regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale PORFESR 2014-2020 va nella
             direzione di garantire la continuità dell’azione svolta dai Tecnopoli.
             Non vi è alcun dubbio che, a seguito di un sisma come quello abbattutosi sul territorio emilia-
             no nel 2012, fosse indispensabile focalizzarsi sulla rapida riorganizzazione della struttura logi-
             stica e produttiva delle zone colpite. Se da una parte erano necessarie soluzioni temporanee
             immediate, che implicavano una revisione del sistema di approvvigionamento, produzione
             e distribuzione, dall’altra era parimenti necessaria una riprogettazione e riorganizzazione a
             lungo termine delle strutture colpite.
             L’assunto di riferimento che Unimore e il sottoscritto hanno ben presente è che una ripartenza
             post sisma rappresenta sempre anche una buona occasione per sviluppare nuovi prodotti
             ispirati a moderni metodi di progettazione, a tecnologie abilitanti e a nuovi materiali.
             In questa ottica va letto il sostegno allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, che l’A-
             teneo ha incentivato attraverso la costituzione di nuove società spin off e start up, così come
             l’avvio, fin dal febbraio 2014, di un percorso attraverso il quale fornire un apporto concreto
             alla promozione delle attività oggetto della Esposizione universale 2015. L’intento è stato
             quello di effettuare, interagendo con i territori di riferimento delle province di Modena e di
             Reggio Emilia, una vasta promozione internazionale delle nostre migliori imprese, che trova-
             no sostegno e impulso anche attraverso la ricerca universitaria.
             Obiettivo strategico di Unimore è diventare il punto d’incontro fra cultura, capacità di fare
             ricerca ed esigenze della società, attraverso una standardizzazione delle procedure e dei
             processi in grado di portare all’emersione di nuove idee che altrimenti tenderebbero a ri-
             manere chiuse all’interno dei laboratori universitari, mentre invece esse possono e devono
             essere valorizzate attraverso il coinvolgimento del territorio. È chiaro come occorra stimolare
             la ricerca a generare risultati spendibili sia sul mercato industriale ed economico, sia anche
             usufruibili a livello dei servizi e della comunità e sfruttare le nostre competenze specialistiche
             e le esperienze didattiche per creare iniziative di formazione permanente ad alto livello da
             offrire all’esterno e, primariamente, al territorio in cui Unimore è inserita.

             Rispetto a quanto su affermato, questo volume Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Ro-
             magna dimostra quanto le diverse e articolate azioni messe in atto per fronteggiare l’emer-
             genza e sostenere la ripresa da parte di docenti, ricercatori e studenti del nostro Ateneo siano
             una conferma della volontà e capacità di Unimore di sapersi interfacciare con la comunità
             di appartenenza e fornire un valido supporto anche e proprio quando essa e il suo territorio
             vengono colpiti da un terribile sisma.
             A tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione di questo volume esprimo la mia ricono-
             scenza e il mio più sentito ringraziamento.

                                                               Angelo O. Andrisano

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