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Margherita Peruzzini
Il mio sogno è creare
un gruppo di ricerca di alto
livello che possa dotarsi
di tecnologie d’avanguardia,
sostenuto da fondi pubblici
e sponsor privati, e che riceva
riconoscimenti anche a livello
internazionale.
Marchigiana di nascita, si è laureata giovanissima in ingegneria meccanica sono un ricercatore perché mi piace scrivere articoli scientifici, studiare, stare
presso l’Università Politecnica delle Marche (Ancona). Dopo un dottora- in laboratorio con i ragazzi e spero di avere sempre tempo per poterlo fare,
to di ricerca e vari anni di assegno, arriva ad Unimore grazie ad un posto oltre naturalmente alla didattica e tutte le altre cose che si devono fare quando
di ricercatore a tempo determinato. Attualmente è Professore Associato si diventa professori.
presso il DIEF e responsabile del laboratorio di prototipazione virtuale e Quindi sono e mi sento un ingegnere, un ricercatore, ma mi piace essere un
virtual reality (VIPLab), docente del corso di Disegno tecnico industriale professore contemporaneamente!
e co-docente del corso di Disegno di macchine presso Unimore, docente
del corso di Automatic design for concept generation presso l’Università Cosa le piace della nostra città?
di Ferrara, docente del corso di prossima attivazione in User Experience Il carattere dei modenesi, aperto, gentile e disponibile, e il fatto che Modena,
Design. E’ inoltre tutor del corso di laurea in ingegneria meccanica. È au- per la sua dimensione, sia una città tranquilla dove tutto è a due passi e facil-
tore di 130 pubblicazioni scientifiche con rilevanza internazionale e socio mente raggiungibile.
fondatore di uno spin-off universitario (fondato nel 2010). Purtroppo, essendo sposata con un laureato in zootecnia di origini romagnole,
adesso vivo tra Modena e Cesena, a seconde degli impegni e del periodo di
lezioni ci spostiamo da una casa all’altra… non ci si annoia!
I lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle, un sorriso appena accennato in un
viso solare come le belle giornate marine della sua terra. Lei a soli 34 anni è professoressa associata e responsabile del laboratorio realtà virtuale
Come arriva ad Unimore? del DIEF. Ma cos’è la Realtà Virtuale?
Arrivo qui con l’immancabile gavetta, anni di dottorato e assegno di ricerca in La realtà virtuale si basa sulla riproduzione di ambienti con un alto livello di
Ancona, come moltissimi giovani a cui piace il lavoro universitario. Arrivo qui realismo, grazie alla stimolazione dei nostri sensi.
anche grazie ai contatti del mio professore (prof. Germani) con il prof. Andrisa- Questo permette di essere immersi in modi possibili, non ancora reali o realiz-
no e il prof. Pellicciari di Unimore, nell’ambito di uno scouting di nuove risorse zati. Il grande vantaggio dal punto di vista ingegneristico è la possibilità, grazie
da inserire per seguire le attività del nascente laboratorio di prototipazione vir- a queste tecnologie, di analizzare un prodotto durante la sua progettazione,
tuale. Arrivo qui come ricercatore a tempo determinato e non pensavo di rima- prima che sia realmente costruito, e prevederne i comportamenti, la risposta
nere a Modena stabilmente, ma invece sono qua ora come professore associato. del mercato, l’interazione con l’utente. Con la realtà virtuale non è necessario
aspettare la realizzazione di un prototipo fisico, ma è possibile anticipare una
Preferisce che la chiami ingegnere o professoressa? serie di indagini su un modello virtuale interattivo che simula il prodotto reale,
Domanda complicata perché resto un ingegnere come mia “forma mentis”, quando ancora tale prodotto non esiste.
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