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Elena Bassoli    città aldilà di quello che può essere il mio lavoro di docente, quella d’aula, e

                  di ricerca. È stata una grossa opportunità di crescita e nell’anno che è passato
                  dalla mia nomina ho imparato e sto imparando molto perché Unimore è un
                  organismo molto complesso, una grossa sfida.

                  Una delle battaglie del Magnifico Rettore è che i giovani laureati che fanno ricerca
                  possano e debbano farlo all’estero ma poi rientrare in Italia. Qual è la sua opinione?
                  Sono d’accordo. Invito spesso i miei studenti a fare esperienza all’estero, an-
                  che dal punto di vista formativo didattico e culturale, non è detto che sia più
                  avanzata rispetto a quello che trovano in Italia ma comunque si tratta sempre
                  di approfondimenti che aiutano a conoscere di più il mondo. Mettono in luce
                  le capacità di collaborare con persone diverse da noi ed aiutano ad adattarsi ad
                  ambienti per noi non abituali. Però concordo che una delle grosse sfide di un
                  Ateneo sia quelle di tenersi i propri talenti investendo su di loro.


                  Prof.ssa l’Italia è al penultimo posto per numero di matricole nel mondo. Nell’ultimo
                  biennio Unimore ha avuto un incremento del 12%. Quali sono secondo lei i meriti di   volte rispetto ai nostri. Stiamo facendo grandi cose con una situazione di ristret-
                  questo incredibile risultato? E soprattutto quanto si sente artefice di questo risultato che   tezze molto importanti a livello di finanziamenti ministeriali.
                  pone Unimore al vertice per il numero di iscritti tra gli atenei italiani.
                  Penso che una delle ragioni fondamentali per cui Unimore ha ottenuto que-  Come è il livello di preparazione delle matricole?
                  sti risultati sia la grandissima attenzione alle esigenze del territorio. La grossa   E’ in media diminuito, perché nonostante vi siano studenti eccellenti è au-
                  crescita, in termini di matricole e di studenti in generale, è nei rami che sono   mentata molto la base, grazie al notevole incremento delle matricole. Se fino
                  fortemente legati al mondo del lavoro. Uno dei meriti riconosciuti al Rettore è   a qualche anno fa si iscrivevano ad ingegneria solo gli studenti migliori, adesso
                  il notevole senso pratico e la grande attenzione a rispondere a ciò che le aziende   abbiamo un’utenza più varia. Una bella sfida, nella quale come docenti dob-
                  e il territorio cercano. È un circolo virtuoso quello fra le istituzioni, l’Ateneo, il   biamo misurarci perché le esigenze del territorio sono di incrementare ancora
                  tessuto industriale locale per rispondere a quelle che sono le esigenze azienda-  il numero dei laureati. Non mi piace lamentarmi, preferisco spendere energie
                  li. Quindi molti studenti si iscrivono perché sono consapevoli che hanno una   alla ricerca delle soluzioni.
                  grande possibilità di entrare immediatamente nel mondo del lavoro.
                                                                                  Lei opera anche con il progetto MUNER?
                  Come docente se un giorno lei avesse la possibilità di avere la bacchetta magica come   Si, sono docente di uno degli insegnamenti della laurea in Advanced Auto-
                  la userebbe.                                                    motive Engineering che ho tenuto lo scorso semestre da ottobre a dicembre,
                  La userei per rendere più efficiente il mondo dell’Università semplificando la   quindi ho conosciuto i primi ragazzi iscritti a Muner. Bellissimo progetto, ottimi
                  burocrazia, che distoglie dall’attività di ricerca e didattica, e dando la possibi-  studenti di altissimo livello, molto stimolante dal punto di vista della docenza
                  lità ai docenti di far valere in modo più fruttuoso le loro competenze tecnico   con belle menti che hanno una grossa sete di sapere e tanta voglia di fare la
                  scientifiche                                                    differenza.


                  E’ felice?                                                      Qual è la domanda che non le ho fatto che avrebbe voluto sentirsi fare?
                  Molto.                                                          Non è una domanda ma raccontarle, cosa che non ho fatto prima, che sono
                                                                                  la coordinatrice di un progetto europeo sulla stampa 3D che coinvolge nove
                  Se le avessero offerto di lasciare questo paese per insegnare o con l’assicurazione di una   partner di sei paesi.
                  carriera anche più remunerativa dal punto di vista economico avrebbe accettato?  Lo considero uno dei risultati più importanti che abbiamo conseguito come
                  E’ successo e non ho accettato. Non mi sono mai chiesta cosa sarebbe stato un   gruppo di ricerca. Anche perché i finanziamenti europei sono molto difficili
                  trasferimento definitivo perché sono molto legata a questa città, amo questo   da ottenere, la percentuale di progetti finanziati è molto bassa rispetto alle do-
                  Ateneo e quindi sento un forte legame con quella terra nella quale sono nata,   mande che vengono presentate e quindi il fatto che il nostro progetto sia stato
                  cresciuta, ho studiato.                                         finanziato è motivo di grande soddisfazione. Abbiamo dedicato una mole di ore
                                                                                  di lavoro importante per preparare un progetto che ci sembrasse solido e ben
                  Lei pensa che Unimore si stia avvicinando, parlando del suo dipartimento, agli stan-  scritto e questo ci rende veramente orgogliosi. E quest’esperienza è molto sti-
                  dard delle grandi Università europee e americane?               molante ed appassionante perché ci porta a collaborare a livello internazionale,
                  Diciamo che rispetto alle risorse di cui Unimore può disporre sta facendo tanto.   con partner aziendali e di ricerca che hanno esperienze e professionalità molto
                  Ci sono realtà all’estero nelle quali ci sono finanziamenti superiori più di dieci   differenti dalle nostre.



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