Page 14 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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varietà e multidisciplinarietà delle attività condotte, che non abbiamo potuto né voluto
             rinchiudere in format predefiniti.
             Concluso il compito di curatori, restiamo convinti che questo volume possa essere un
             esempio e stimolo di ispirazione per futuri lavori e collaborazioni tra docenti appar-
             tenenti a settori e aree disciplinari molto diverse tra loro e il territorio. Occorre infatti
             abbandonare l’idea che solo un evento tragico come un terremoto possa stimolare lo
             sviluppo sinergico di attività multidisciplinari rivolte a didattica, ricerca e terza missione.
             Vi sono infatti sul tappeto temi sociali di estrema problematicità e rilevanza che pos-
             sono interessare i docenti di settori disciplinari anche diversissimi, gli stake holder e la
             comunità territoriale nella quale Unimore è inserita. L’immigrazione e la multiculturalità,
             ad esempio, sono tematiche, rispetto alle quali sono già in atto attività multidisciplinari
             caratterizzate da molteplici obiettivi, paragonabili per certi aspetti a quelle presentate in
             questo libro. La sfida futura sarà allora creare piattaforme e reti articolate che consenta-
             no momenti di incontro e lavoro interattivo, tali da permettere una visione più globale
             e integrata dei fenomeni analizzati, dei problemi da risolvere, dei progetti e programmi
             da attuare e, di conseguenza, di ciò che può essere fatto a livello di comunità locale e,
             ovviamente, più in generale.
             A chiusura di questa breve introduzione auspichiamo che la lettura di quanto documen-
             tato e raccontato in questo volume possa sia far conoscere meglio le azioni messe in
             atto da Unimore in relazione al terremoto del 2012 sia, nel contempo, essere di stimolo
             a operare sempre in un’ottica di valorizzazione sinergica delle risorse esistenti all’in-
             terno di Unimore e nella nostra comunità territoriale, a prescindere dalle situazioni di
             emergenza o di calamità naturali.

             La realizzazione di questo volume non sarebbe stata davvero possibile senza il contri-
             buto di molte persone. Ringraziamo innanzitutto quanti, operando nell’ombra, hanno
             collaborato fornendo informazioni utili e un aiuto concreto alla soluzione di problemi
             che via via ci siamo trovati ad affrontare e risolvere. Sono tanti, troppi per poterli citare
             tutti e contiamo sulla loro comprensione. Il nostro grazie sentito anche ai colleghi autori
             e coautori dei vari contributi, per lo spirito con cui hanno risposto alle nostre proposte
             e richieste, con un atteggiamento non solo collaborativo ma altamente cooperativo,
             adoperandosi sempre per raggiungere tutti insieme l’obiettivo e il risultato condiviso
             che ci eravamo prefissati. Siamo grati anche a Gianluca Baracchi e a Gian Luigi Felicio-
             ni di Cooptip-Formagrafica per la disponibilità e pazienza con cui hanno accettato di
             soddisfare le nostre richieste e i nostri tempi di lavoro. Ringraziamo ovviamente, anche
             a nome dei colleghi che hanno firmato i vari contributi, il nostro Magnifico Rettore An-
             gelo O. Andrisano, per aver voluto fortemente la realizzazione di questa iniziativa e per
             l’entusiasmo con cui l’ha supportata.













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