Page 20 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Figura 3. Esterno dell’Ospedale di Finale Emilia.
docenti del DIEF, costituito dal compianto prof. M. Cannarozzi e dai docenti sopracitati
oltre che dal prof. E. Radi del DISMI di Reggio Emilia.
Le verifiche, che hanno riguardato gli edifici sia della sede di Modena che di Reggio
Emilia, hanno evidenziato delle vulnerabilità strutturali solo per la palestra del CUS Mo-
dena, per la mancanza di adeguati collegamenti tra travi e pilastri. La palestra fu dichia-
rata inagibile e riaprì, tra l’altro in tempi brevi, una volta portati a termine gli interventi
volti a garantire la sicurezza del complesso.
Completata l’attività di rilevamento dei danni, sono stati resi pubblici i numeri del sisma
2012: 19.000 famiglie hanno lasciato le loro abitazioni; 45.000 le persone coinvolte;
14.000 gli immobili danneggiati; 13.000 le attività economiche interrotte e 1.500 gli
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edifici pubblici e strutture socio-sanitarie inagibili . Circa il 70% delle costruzioni dan-
neggiate appartiene alla provincia di Modena.
La ricostruzione
L’elaborazione degli esiti di tutte le schede di agibilità Aedes e l’analisi estesa del livello
di danneggiamento e delle vulnerabilità hanno fornito le informazioni necessarie per
redigere il piano di ricostruzione. Nel seguito vengono brevemente richiamate le scelte
operate.
La prima improcrastinabile decisione è stata quella di riconsegnare la scuola agli alun-
ni, vero cuore pulsante e luogo di aggregazione della Comunità. A maggio 2012 erano
inagibili 570 scuole. In solo tre mesi sono state riparate le scuole classificate B e C nelle
schede Aedes e costruiti 30 edifici scolastici temporanei (est), 32 prefabbricati modulari
scolastici (pms), 26 palestre scolastiche, consentendo così a 18.000 studenti il regolare
avvio dell’anno scolastico a settembre 2012. Il prof. A. M. Tarantino ha partecipato al
tavolo tecnico, organizzato dall’Assessore Regionale alla Scuola, Formazione Professio-
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