Page 18 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna

bia completamente la filosofia di progettazione. Rispetto ad una struttura non sismica,
progettata essenzialmente per resistere a carichi verticali, quelle sismiche hanno la
capacità di resistere allo scuotimento sismico, che viene modellato con forze orizzontali
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posizionate all’altezza degli impalcati .
4. Per la prima volta in Italia, un sisma colpisce un territorio altamente industrializzato.
I danni materiali sui capannoni sono ingentissimi, ma ben più pesanti sono i danni
economici conseguenti all’arresto della produzione industriale; soprattutto, la maggior
parte delle vittime è rappresentata da lavoratori. Per questi motivi, molti pensano che
questo terremoto sarà ricordato come il terremoto delle fabbriche.

Descritta sommariamente la drammatica situazione generata dalla crisi sismica, occorre
subito evidenziare che si è assistito ad una tenace e diffusa volontà di reagire, tipica
della popolazione emiliana, nota per essere gente operosa, dignitosa e fortemente de-
terminata. In questi anni sono ripartite le attività produttive ed è stata ristabilita la vita
sociale nelle zone terremotate, cercando di mettere in sicurezza il patrimonio edilizio
esistente e promuovendo la ricostruzione sulla base di criteri antisismici. Si è quindi
divulgata una nuova cultura della prevenzione e della mitigazione del rischio sismico,
basata sulla convinzione che si può convivere con i terremoti quando le costruzioni
sono realizzate sulla base di criteri antisismici. Nei paragrafi che seguono viene illustra-
to l’impegno del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF) di Modena in questo
articolato e complesso percorso.

Figura 1. Esterno Duomo San Felice sul Panaro.

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