Page 22 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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E infine la ricostruzione dei beni pubblici. Qui, dopo il rilevamento preliminare delle
             opere pubbliche e dei beni culturali danneggiati, dalle chiese ai teatri alle strutture
             sanitarie, ben 117, si è arrivati all’approvazione del “Programma per la riparazione e il
             ripristino delle opere pubbliche e dei beni culturali”: 1.540 interventi per un importo di
             1 miliardo e 354 milioni di euro.
             Seguendo questa programmazione, a circa tre anni e mezzo dal sisma molte cose sono
             state fatte e tante restano ancora da fare. Il totale delle risorse messe in campo per l’e-
             mergenza, l’avvio della ricostruzione e il rilancio dell’economia dei territori ha superato
             i 4,5 miliardi di euro.
             Durante questa prima fase della ricostruzione sono state numerosissime le azioni e gli
             episodi di assistenza e consulenza svolte dal personale del DIEF a favore delle imprese
             e dei professionisti, ma anche rivolte a singoli cittadini.

             La formazione degli ingegneri civili

             Il DIEF è impegnato nella formazione degli ingegneri civili dal 2007 e il relativo Corso
             di Studio è stato orientato verso la formazione di una figura professionale in grado
             di operare in zona sismica. Infatti, nel piano di studio degli ingegneri civili modenesi
             compaiono come esami fondamentali Dinamica delle strutture e Ingegneria sismica.
             Inoltre gli esami di Scienza e Tecnica delle costruzioni sono ispirati alle recenti nor-
             mative tecniche. Come esami complementari sono stati proposti gli insegnamenti di
             Restauro e recupero degli edifici monumentali, Monitoraggio e diagnosi delle strutture
             e Costruzioni esistenti, che hanno l’obiettivo di specializzare ulteriormente lo studente.
             La maggior parte delle tesi di laurea riguarda tematiche relative alle costruzioni in zona
             sismica. Nonostante la crisi economica del settore edilizio che colpisce duramente il Pa-
             ese, i nostri laureati magistrali ad un anno della laurea hanno un tasso di occupazione
             pari al 100% (fonte AlmaLaurea).

             Il centro Crict-Unimore

             A tre anni di distanza da uno dei più drammatici eventi naturali che ha colpito la
             provincia modenese, l’Ateneo per volontà del suo Rettore, prof. A. O. Andrisano, ha
             promosso la nascita di una struttura dedicata che ha tra le sue finalità la prevenzione
             e protezione delle strutture, delle infrastrutture e del territorio dalle calamità naturali e
             dai dissesti ambientali. Tale struttura si chiama Centro Interdipartimentale di Ricerca e
             per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio – Crict-Unimore e raccoglie
             competenze e professionalità provenienti dal Dipartimento DIEF e dal Dipartimento di
             Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG) con l’intento di favorire lo sviluppo dell’inge-
             gneria sismica, idraulica e civile e le scienze geologiche ed ambientali e di promuovere
             studi e ricerche intersettoriali nel campo delle costruzioni e del territorio, nonché il
             miglioramento della qualità dell’ambiente.
             Il terremoto ha infatti evidenziato l’importanza che la ricerca scientifica ha nella preven-
             zione e in un corretto uso del territorio. Il generoso intervento dei nostri docenti, che
             sono stati chiamati a concorrere al ripristino e alla messa in sicurezza dei luoghi e delle
             strutture colpiti, ha anche messo a nudo l’esigenza di avviare un approccio diverso,
             interdisciplinare, alle problematiche poste dalle calamità naturali, affinché sia salvaguar-

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