Page 103 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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stressanti non correlati all’evento sismico risulta invece simile nei due gruppi di soggetti,
             ad eccezione degli episodi di malattia grave o morti di familiari che, tuttavia, si sono
             verificate con maggior frequenza tra i soggetti residenti nella zona di controllo.
             Significative differenze tra le due aree oggetto di studio sono state riscontrate anche
             nella prevalenza dei vissuti di sofferenza e dei disagi provati. Se complessivamente 9
             soggetti, pari al 1.3% del totale del campione valutato, presentavano a distanza di più di
             un anno dall’evento sismico una sintomatologia indicativa di PTSD, la quasi totalità dei
             casi (8 su 9) è stata identificata nei soggetti residenti nella zona del cratere sismico, con
             una prevalenza di PTSD nella zona sismica che è risultata quindi pari al 2%. Di questi,
             5 erano di sesso femminile e 3 di sesso maschile; la prevalenza di PTSD nei soggetti di
             sesso femminile e nel sesso maschile residenti nella zona del cratere sismico è risultata
             quindi rispettivamente pari al 2.3% e al 1.4%. Infine, la maggior parte dei casi (6) si è
             manifestata nei ragazzi più grandi e frequentati le scuole secondarie di I grado.
             Sia il punteggio totale all’UCLA PTSD Index che quelli relativi alle specifiche sotto aree
             indagate risultano sempre significativamente più elevati nei soggetti residenti nell’area
             del cratere sismico. I sintomi maggiormente riscontrati sono quelli relativi all’iperatti-
             vazione e allerta, da cui generalmente derivano difficoltà di attenzione e del sonno.
             Molto diffuso risulta inoltre anche l’evitamento quale strategia di coping privilegiata per
             fronteggiare l’evento traumatico e l’ansia.
             Il punteggio all’UCLA PTSD Index si conferma significativamente superiore nei ragazzi
             residenti nella zona sismica anche quando il campione viene suddiviso in base alle




             Tabella 1. Principali eventi traumatici vissuti dai soggetti inclusi nell’indagine
                                          Zona controllo  Zona cratere sismico  p
                              EVENTI STRESSANTI CORRELATI ALL’EVENTO SISMICO
               La tua famiglia è stata colpita dal sisma?  34 (13. 6%)  338 (79, 3%)  <0. 001
               Trasferimento in una casa/posto diversa*   5 (2%)  233 (73, 7%)  <0. 001
                       Casa inagibile        0 (0%)     82 (19, 1%)   <0. 001
                       Ferite subite        4 (1, 6%)    18 (4, 2%)    n. s.
                       Familiari feriti      5 (2%)      60 (14%)     <0. 001
                      Conoscenti morti       0 (0%)      49 (1, 4%)   <0. 001
                      Conoscenti feriti    18 (7, 2%)   133 (30, 9%)  <0. 001
                              EVENTI STRESSANTI NON LEGATI ALL’EVENTO SISMICO
                 Trasferimento da un altro paese   2 (0, 8%)  14 (3, 3%)  0. 041
                  Grave malattia di un familiare  48 (19, 1%)  52 (12, 1%)  <0. 05
                     Divorzio dei genitori   9 (3, 6%)   15 (3, 5%)    n. s.
                     Morte di un familiare  58 (23, 1%)  69 (16%)      <0. 05
                  Grave incidente di un familiare   15 (6%)  27 (6, 3%)  n. s.
                 Sono stato ricoverato in ospedale   17 (6, 8%)  40 (9, 3%)  n. s.
                  Ho avuto un grave incidente   4 (1, 6%)  7 (1, 6%)   n. s.
                        Femmine           13. 22 ± 4. 59†  13. 65 ± 4. 61†  0. 24 ± 1. 29
             *Questa domanda non era inclusa nel questionario di 109 soggetti.
             Nota. L’ultima colonna si riferisce alla differenza statistica, per ogni variabile, tra zona di controllo e zona cratere
             sismico.

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