Page 111 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Le relazioni tra italiani e stranieri all’indomani del
             terremoto


             Loris Vezzali, Dino Giovannini, Gian Antonio Di Bernardo, Alessia Cadamuro,
             Annalisa Versari
             Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Unimore






             Vi è una vasta letteratura in psicologia che si è occupata di indagare gli effetti di eventi
             naturali catastrofici, quali i terremoti, sulla popolazione. In generale, la ricerca psico-
             logica più orientata in senso clinico ha indagato prevalentemente gli effetti a livello
             individuale. I risultati suggeriscono che vi siano conseguenze negative profonde sia a
             breve che a lungo termine, che riguardano aspetti psicologici, emotivi e comportamen-
             tali. Uno di questi effetti nefasti è rappresentato dal disturbo da stress post-traumatico
             (Post-Traumatic Stress Disorder, PTSD), il quale può pregiudicare il funzionamento
             cognitivo e compromettere il pieno recupero della persona.
             Tuttavia, vi sono anche molti studi condotti nell’ambito della psicologia sociale che si
             sono proposti di indagare i fattori che portano le persone ad aiutare le vittime dei disa-
             stri naturali, quali per esempio le emozioni provate in risposta al disastro, le motivazioni
             individuali, le attribuzioni sull’efficacia del proprio aiuto, le eventuali colpe attribuite
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             alle vittime del disastro . Tuttavia, questa letteratura soffre di varie lacune. Anzitutto,
             sebbene le migrazioni internazionali facciano sì che oggi molte comunità siano multiet-
             niche, sono pochissimi gli studi che hanno tenuto conto di questo aspetto, vale a dire
             di come favorire gli aiuti a comunità dove siano presenti vittime di gruppi etnici diversi
             dal proprio. In secondo luogo, non esistono studi che abbiano esaminato gli effetti a li-
             vello sociale che i disastri naturali hanno sulle vittime di comunità multietniche. In altre
             parole, non vi sono ricerche che indaghino come favorire la cooperazione e l’aiuto tra
             le vittime del disastro. Tali comportamenti prosociali sono però necessari per favorire il
             recupero pieno della comunità e permetterne il ritorno a una vita “normale”.
             In seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012, abbiamo portato
             avanti un programma di ricerca che ci ha permesso di colmare alcune di queste lacu-
             ne. Tale programma rientra nell’ambito delle attività promosse da RIMILab (Centro di
             Ricerca su Relazioni Interetniche, Multiculturalità e Immigrazione del Dipartimento di
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             Educazione e Scienze Umane, Unimore) . Oltre a quella degli adulti, abbiamo anche
             considerato la reazione dei bambini che ne sono stati vittime, i quali sono stati scar-
             samente considerati dalle ricerche volte a indagare le conseguenze sociali dei disastri
             naturali. L’obiettivo era quello di comprendere come la reazione al terremoto abbia
             influito sulle intenzioni di aiutare membri di gruppi etnici diversi dal proprio e come tali
             processi differissero tra vittime italiane e straniere. Nei prossimi paragrafi presenteremo
             gli studi che abbiamo svolto, delineandone inoltre il quadro teorico di riferimento. Nelle
             conclusioni trarremo le somme derivanti dai risultati degli studi e ne indicheremo le
             ricadute applicative.



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