Page 146 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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attori coinvolti. Inoltre, la mancanza di dati a livello micro rende il tema di difficile
esplorazione.
Come anticipato, il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare le modalità del finanzia-
mento della ricostruzione post-sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna, pur nella con-
sapevolezza dei limiti della possibilità di indagine sull’impatto economico degli aiuti
finanziari, come emergono anche della letteratura disponibile. In particolare, si intende
tracciare un quadro di riferimento dei soggetti che si sono occupati dell’immissione dei
flussi monetari rivolti a imprese e famiglie. L’analisi consente anche di sviluppare alcune
considerazioni sulle criticità che tutt’ora rimangono irrisolte e sugli effetti che, in futuro,
queste potranno avere sul tessuto economico locale e nazionale.
L’analisi coinvolge:
• gli istituti di credito intervenuti nel processo di erogazione dei finanziamenti e dei
contributi regionali a favore di privati e imprese. È inoltre approfondito l’effetto che
il sisma ha avuto sulla struttura organizzativa bancaria, in termini di prodotti e stru-
menti per fronteggiare la prima emergenza e la ripresa dei servizi;
• le compagnie assicurative che grazie all’anticipo dell’indennizzo e alla celerità nella
gestione delle pratiche hanno agevolato il processo della ripresa delle attività pro-
duttive.
Al fine di un ulteriore approfondimento e anche sulla base di indicazioni emerse dagli
istituti di credito coinvolti, è stato considerato l’operato di Microcredito per l’Italia, so-
cietà che si occupa del finanziamento di nuove iniziative imprenditoriali e che durante
il sisma ha erogato fondi per cinque milioni di euro verso famiglie e imprese. A fianco
dei canali di finanziamento tradizionali è stato incluso anche lo strumento del civic
Figura 1. Complesso negozi Pacchioni (Cavezzo). Foto di Daniele Roversi.
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