Page 148 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
P. 148
Figura 2. Bancomat temporaneo (Cavezzo). Foto di Daniele Roversi.
Da un punto di vista organizzativo gli enti creditizi che oltre alle filiali avevano nell’area
del cratere il centro operativo hanno dovuto dislocare i dipendenti in aree esterne o
nelle filiali temporanee. Alcuni istituti non hanno tralasciato gli aspetti umani che il si-
sma ha prodotto sui dipendenti offrendo loro servizi di supporto psicologico allo scopo
di elaborare il trauma legato al sisma e di gestire i sintomi da stress.
Moratorie e contributi
Il sistema bancario ha sostenuto le zone colpite dal sisma con l’adozione dei provvedi-
menti contenuti nel D. L. 74/2012, D. L. 83/2012 e D. L. 95/2012 e più nello specifico
con gli interventi relativi alla sospensione dei tributi (Moratoria Tributi Fase I, Moratoria
Tributi Fase II), alla sospensione dei mutui (Moratoria Mutui) e all’erogazione dei con-
tributi per la ricostruzione (Plafond Ricostruzione Sisma).
Secondo gli istituti di credito presenti al focus group, durante l’emergenza, è stato
fondamentale il provvedimento che prevedeva la sospensione degli impegni dei con-
tribuenti. A dieci giorni dall’emanazione della moratoria gli istituti di credito avevano
ricevuto richieste per più di 1.000 operazioni che sono state eseguite nell’arco di una
settimana grazie all’istituzione di task force. La valutazione creditizia in capo agli istituti
di credito è stata facilitata grazie ad una relazione positiva con la clientela sviluppatasi
negli anni precedenti.
Relativamente al Plafond Ricostruzione Sisma, che prevedeva la messa a disposizione
delle banche di un plafond di sei miliardi di euro per la concessione dei contributi per
la ricostruzione, le banche che hanno aderito all’operazione sono state inizialmente tut-
te quelle che possedevano le capacità tecniche per gestire il contributo. È stato previsto
146