Page 131 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Figura 4. Bambini al lavoro nella tensostruttura di Novi di Modena.
Noi pensiamo che il contesto migliore per lavorare con i bambini sul loro livello di ela-
borazione del trauma e promuovere il loro benessere psicologico sia quello educativo
e, in particolare, la scuola, che tutti i bambini sono tenuti a frequentare. È proprio lì,
infatti, che siamo intervenuti con progetti di ricerca e incontri con gli insegnanti; più
precisamente abbiamo raccolto i dati in alcuni istituti comprensivi di Carpi (Frank,
Giotto, Pertini), di Novi di Modena (Frank) e di Rovereto sulla Secchia (Battisti). Con gli
insegnanti di queste scuole abbiamo iniziato una collaborazione, tuttora in corso, che
ci ha portato a realizzare alcuni laboratori e lavori in classe, condotti da tirocinanti del
Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione, che avevano per oggetto la metacognizio-
ne, la ToM e i processi interculturali.
I risultati emersi dalle ricerche sono stati condivisi con gli insegnati delle scuole e le
istituzioni in occasione di un incontro pubblico tenutosi presso il Dipartimento di Edu-
cazione e Scienze Umane. Periodicamente, poi, abbiamo incontrato (e tuttora incontria-
mo) gli insegnati direttamente presso le scuole, con l’obiettivo di mantenere attiva una
collaborazione che ha come scopo principale promuovere il benessere psicologico di
bambini che si sono trovati a fronteggiare un evento tanto traumatico come il terremoto.
Note
1. Furr, J. M., Corner, J. S., Edmunds, J. M., Kendall, P. C. (2010). Disasters and youth: A meta-analytic examination
of posttraumatic stress. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 78, 765-780.
2. La Greca, A. M., Silverman, W. K., Lai, B., Jaccard, J. (2010). Hurricane-related exposure experiences and stress-
ors, other life events, and social support: Concurrent and prospective impact on children’s persistent posttrau-
matic stress symptoms. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 78, 794-805.
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