Page 133 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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I laboratori del DESU e il terremoto: la pratica
educativa come sostegno e sfida
Laura Cerrocchi, Giuseppe Malpeli
Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, Unimore
Questo contributo si concentra, a livello logico-argomentativo, sull’educazione intesa
come sostegno e, allo stesso tempo, sfida innanzi a calamità naturali quali il terremoto.
A livello empirico, riferisce e rielabora l’esperienza degli studenti sul campo a fronte
del terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012, coordinata da Giuseppe Mal-
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peli in qualità di Tutor Responsabile dei Laboratori per il Corso di Laurea in Scienze
della Formazione Primaria presso il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di
Unimore.
Il tema delle calamità naturali interroga la pedagogia (tanto a livello interdisciplinare
che multiprofessionale), nonché i processi e le pratiche dell’educazione e dell’istru-
zione attraverso cui il sapere pedagogico – sul piano della lifelong, lifewide e lifedeep
education – concorre alla formazione come suo oggetto di studio e di intervento. La
pedagogia è un sapere che – a livello teorico e pratico – assume la formazione multidi-
mensionale del soggetto-persona (coltivando parimenti la sfera fisica, cognitiva, affetti-
va, etica ed estetica), sintesi fra le determinanti dello sviluppo – biologico e psicologico,
individuale e collettivo – e i processi e le pratiche dell’educazione e dell’istruzione
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(quale strumento di coscientizzazione ossia di educazione) .
L’esperienza degli studenti del Dipartimento di Educazione e Scienze
Umane
Le finalità e il campo dell’esperienza
L’esperienza, coordinata da Giuseppe Malpeli, è stata presentata come un’offerta for-
mativa aperta agli studenti dei Corsi di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (v.
o. ) e in Scienze dell’Educazione, in quanto poteva essere considerata curricularmente
e professionalmente da una duplice prospettiva: quella di insegnante e quella di edu-
catore.
I Comuni interessati dall’esperienza sono stati: Novi di Modena, Rovereto, Reggiolo e
Guastalla. Come sappiamo, l’Emilia-Romagna è un territorio che vanta una storica atti-
vità politico-economica e un’elevata qualità dei servizi, in particolare di tipo sociale e
culturale. Nello specifico del presente lavoro, ciò è riconoscibile grazie all’investimento
e all’efficienza anche e soprattutto dei servizi alla persona, con riferimento a quelli
educativi scolastici ed extrascolastici; la tradizione e la qualità dei servizi di settore sono
determinanti ai fini dei possibili riscontri sui motivi alla base della scelta, della proget-
tualità professionale e della rete più ampia di interventi in cui si è collocata l’esperienza
descritta.
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