Page 166 - Unimore e il terremoto del 2012 in Emilia-Romagna
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Iniziative e proposte operative per l’immediato

             Come già accennato, il compito precipuo del laboratorio era quello di affiancare le
             aziende del territorio nelle attività di ricerca e sviluppo, nonché in quelle di formazione
             del personale specializzato sulle tematiche proprie dell’innovazione e delle tecnologie
             citate, al fine di convogliare all’interno delle imprese giovani laureandi, laureati, dottori
             di ricerca che – con la collaborazione scientifica di ricercatori e docenti universitari –
             potessero favorire la nascita di nuove idee e proposte progettuali e produttive.
             Il laboratorio avrebbe potuto contare su alcune competenze di ricercatori già presenti
             all’interno dei laboratori della rete dell’Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, nonché
             del contributo di personale universitario coinvolto nelle tematiche di innovazione e
             sviluppo prodotto e in quelle connesse alle tecnologie più avanzate, operando in piena
             sinergia e sintonia con i Dipartimenti universitari interessati dell’Ateneo di Modena e
             Reggio Emilia. Nel progetto si affermava che:
               La sezione di INTERMECH-MO. RE, facente capo al Dipartimento di Scienze e Metodi
               dell’Ingegneria (DISMI), intende convertire le proprie ricerche, attualmente in atto, su temi
               di particolare rilevanza per la ricostruzione e lo sviluppo dell’attività industriale nelle aree
               della regione Emilia-Romagna colpite dal sisma.
               Le tematiche proposte nascono dalle competenze già sviluppate nell’ambito della conven-
               zione di tecnopolo e ne rappresentano l’evoluzione verso le specificità dei settori produttivi
               presenti nei territori interessati dal sisma. Tra questi, per esempio, l’industria casearia ha
               visto annullate le scorte di Parmigiano-Reggiano a causa del crollo dei magazzini. Il distret-
               to biomedicale, specializzato nella lavorazione di materie plastiche per la fabbricazione
               di apparecchi terapeutici e di accessori a perdere, ha subito un arresto quasi totale della
               produzione. Le ricerche potranno essere sviluppate inizialmente nel Tecnopolo di Reggio
               Emilia che ha la sede ufficiale nel Capannone 19 dell’area ex Reggiane e potranno preve-






























             Figura 1. Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” (DIEF).

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